Lettere a Iacchite’: “Cosenza, incredibile: reintegrata al 118 la dottoressa dei cani”

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza è una vergogna senza limite alcuno.
Ricordate il Dirigente Medico dottoressa Francesca Lupia ovvero quella che utilizzava le ambulanze di soccorso per portare i propri cagnolini a fare i bisogni? (http://www.iacchite.blog/cosenza-la-dirigente-del-118-in-quota-madame-fifi-chiamava-lambulanza-per-fare-uscire-i-cani/).

Con delibera firmata da Guglielmo Cordasco attuale Direttore Sanitaria (sic!!) è stata reintegrata al suo posto di lavoro presso la Centrale Operativa 118 di Cosenza.
Il ruolo che la stessa andrà a ricoprire è quello della gestione per l’intera provincia di Cosenza delle richieste di soccorso in regime di emergenza-urgenza che richiede un alto grado di professionalità e credibilità.

Dopo l’uscita pubblica dell’episodio dei cani il 118 ha vissuto suo malgrado una campagna di dileggio sui social con richieste anche dirette al nostro servizio di poter utilizzare il nuovo e singolare servizio di dog-sitter.
Ridare fiducia e credibilità al servizio 118 è stato compito arduo soprattutto per rispetto alle tante professionalità che ogni giorno si spendono con notevoli sacrifici sulle strade della nostra Provincia.

Questa scelta scellerata del Direttore Sanitario rimette in discussione questo principio. Chi questo lavoro lo fa con correttezza oggi si sente offeso da questa scelta.
Ricordiamo che la dottoressa Francesca Lupia per questo episodio è stata sottoposta a procedimento penale di cui ancora si aspetta l’esito. In quella sede come da suo costume la Lupia ha tentato di spostare tutta la responsabilità del fatto ai due infermieri dichiarando che si lei aveva chiesto il piacere ma fuori dall’orario di servizio. Come dire sono stati i due infermieri che hanno deciso diversamente.

Non si sarebbe dovuta aspettare la fine di questa procedura?
E’ probabile anzi certo che il povero Dr. Cordasco abbia subito pressioni da parte di qualcuno a cui dare conto.
Qui ora si pone un problema di incompatibilità ambientale dove è palese che il reintegro della Lupia mette in discussione il rapporto di lavoro all’interno del servizio con tutto il personale operante sia alla Centrale Operativa che con le postazioni periferiche.
Ci aspettiamo che l’onorevole Sapia, sempre pronto a denunciare le storture all’interno della nostra sanità, dica qualcosa in merito a questa scelta non fosse altro per sancire un principio etico del lavoro che non lasci spazio a comportamenti che li travalichino minando la credibilità di tanti bravi e capaci professionisti. O forse la prossima intesa con il Pd bloccherà il tanto strombazzato “cambiamento”?

Lettera firmata