Buonasera.
Questa mattina,mi sono ritrovato tra le news sul mio telefonino, un vostro articolo, riguardante l’open space del pronto soccorso dell’ospedale civile dell’ANNUNZIATA di COSENZA.
COSENZA, OPEN SPACE: STORIE DI ORDINARIO MENEFREGHISMO (https://www.iacchite.blog/cosenza-open-space-pronto-soccorso-storie-di-ordinario-menefreghismo/)
Ebbene, chi vi scrive è un cittadino che ha vissuto l’esperienza (orrenda da film horror) da paziente parcheggiato in questo stanzone, che io stesso ho definito “lazzaretto”(eufemismo).
Fino a non più tardi di una settimana fa, giacevo in un letto (fortuna fra i tanti che giacciono abbandonati sulle barelle) ricoverato per una polmonite interstiziale polifocale, quindi abbastanza seria, in attesa di ricovero in reparto.
Non voglio dilungarmi, ma mi sento di condividere parola per parola la lettera che avete pubblicato, aggiungendo che la realtà è anche peggio, è uno scenario che solo nei teatri delle guerre mondiali risalenti al secolo scorso poteva avere eguali, visto che anche le più elementari norme della dignità umana vengono letteralmente calpestate.
Ci sono persone anziane, donne e uomini letteralmente gomito a gomito, i quali avendo bisogno di assistenza in tutto e per tutto, possono contare solo sul personale infermieristico e gli OSS che lavorano, tra l’indifferenza di tutti, senza l’ausilio di un separé, una tenda o un divisore per ambienti, che possa in qualche modo salvaguardare la privacy dell’ammalato.
Mi chiedo il perché di tutto questo: qual e’ l’obiettivo politico che si vuole raggiungere e soprattutto a che prezzo, che ovviamente pagano solo i cittadini, soprattutto chi non può permettersi di usufruire dei servizi della sanità privata.
È vero quello che scrivete,i nostri politici calabresi si riempiono solo la bocca di belle parole, ma è anche vero che noi cittadini ce ne dovremmo ricordare al momento opportuno e invece…
Lettera firmata