Lettere a Iacchite’: “Cosenza, operazione all’alba: la Finanza ci ha sfondato la porta. E ora chi paga?”

“Cosenza: Operazione All’alba – Smantellata Una Gang, 60 Misure Cautelari”
In merito, vorrei raccontarvi la situazione, a dir poco surreale, che ho vissuto mercoledì mattina.

Sono le 4.30 quando vengo svegliata da strani rumori provenienti dalle scale del condominio di Arcavacata in cui mi trovo con il mio ragazzo e mia sorella. Qualcuno suona insistentemente al campanello di uno degli appartamenti. Aspetto qualche minuto e quando sembra tutto finito me ne torno a letto. Passano pochi altri minuti e ci risiamo, stesso rumore con un sali e scendi dalle scale.

Sveglio il mio ragazzo e, un po’ infastidita, mi dirigo verso la porta per capire cosa stia succedendo. Guardo dallo spioncino ma le scale sono deserte. Mi giro per tornare nella stanza quando sento il mio di campanello. Guardo nello spioncino e vedo il buio. Qualcuno con una mano suonava e con l’altra oscurava lo spioncino. Una scena da film horror? No, la realtà. Presa dal panico corro nella stanza di mia sorella, la sveglio e ci chiudiamo tutti e tre in una stanza.

Da qui inizia il panico più totale. Calci e pugni contro la nostra porta mentre il campanello continua a suonare. La mia prima chiamata al 112 ma il carabiniere mi dice: “sicuro che non è uno scherzo? Ma cosa intende per sfondare? Signora, una porta si sfonda con un piede di porco!”. Dico che non è uno scherzo, avvicino il telefono per fargli sentire e riaggancio.
Il tutto continua. Spio dalla finestra e trovo un tizio giù che fissa la nostra finestra urlando: “aprite!”. Da li mi affaccio, non so con quale coraggio, urlandogli contro che ho chiamato i carabinieri e che stanno arrivando. Ma lui continua ad urlare di aprire e qualcun altro continua alla porta, cercando di sfondarla.

Parte la seconda chiamata al 112 da parte di mia sorella. Il carabiniere con cui parla le dice di non aprire per nessun motivo e di restare in linea, che a breve sarebbero arrivati. Nel frattempo con il mio ragazzo stiamo cercando di ragionare con il tizio di sotto che finalmente decide di rivelare la loro identità: Guardia di Finanza!!! Ci precipitiamo per aprire la porta allora, entrano, e, dopo essersi giustificati dicendo: “è così che si svolgono le operazioni. La prossima volta aprite subito!”, uno di loro parla con il carabiniere che nel frattempo era in linea al telefono, si presenta e gli dice che è tutto a posto. Sono in piena operazione. Poi si rivolgono a noi ed iniziano a fare domande sugli altri inquilini. Ci fanno vedere delle foto.
Collaboriamo. Vanno via.

Cercavano “un ragazzo” che abitava mesi fa nello stesso stabile ma in tutt’altro appartamento.
Io invece mi chiedo perché non si sono identificati all’inizio, evitando di montare tutta quella scenografia e far morire di paura le persone. Mi hanno mostrato anche la foto de ragazzo.
Alle prime luci dell’alba, tuttavia, ci accorgiamo che ci hanno praticamente sfondato la porta. Pezzi di muro a terra. Pensiamo di andare presso i loro uffici ma è inutile riportarvi le loro parole. È così che si svolgono le operazioni e hanno il diritto di “abbattere” tutto ciò che è di intralcio!
Ma ora chi paga i danni al proprietario di casa? Certo non loro, non sono tenuti. Ma siamo legittimati ad intraprendere la strada giudiziaria!!

Oltre al danno, la beffa.
Grazie stato, grazie Italia.