Lettere a Iacchite’: “Cosenza, l’assurda storia di un tetto smantellato e di una famiglia rimasta senza casa”

STORIE FANTASTICHE E DOVE TROVARLE:
in VIA DON GAETANO MAURO a COSENZA !

Vi racconto le disavventure di una famiglia di cittadini italiani che fino al 7 Agosto abitavano, serenamente, nell’appartamento acquistato ed arredato con i sacrifici di quasi 30 anni,
IN VIA DON GAETANO MAURO a COSENZA
e che ora sono costretti a vivere altrove, per colpa di MISTER X, pagando un affitto di 650 EURO AL MESE.

“L’ASSURDA STORIA DI UN TETTO SMANTELLATO”

ALFA e BETA vivevano tranquilli e sereni in Via Don Gaetano Mauro, a Cosenza, con i loro figli GAMMA e DELTA. Giovedì 4 Agosto la loro casa incominciò a vibrare. Il lampadario del salone, quello della camera dei ragazzi e quello del bagno cominciarono ad oscillare e i faretti si staccarono dal soffitto, smettendo di funzionare. Sulle teste di chi era in casa, sul pavimento, sui divani e sui letti dei ragazzi, ad un certo punto, cominciarono a cadere anche polveri e piccoli pezzi di intonaco, provenienti dal soffitto, a causa dei potenti colpi e delle forti vibrazioni che provenivano dal tetto. BETA non riusciva a comprendere che cosa stesse accadendo: non ricordava alcuna assemblea di condominio in cui erano stati approvati dai condomini dei lavori sul tetto. Dato il persistere dei fastidiosissimi rumori e delle preoccupanti vibrazioni, BETA aprì la porta di casa per provare a capire che cosa stesse succedendo nel palazzo.

Notò uno strano viavai di sconosciuti, alcuni senza maglietta, che trasportavano attrezzi e materiali per costruzioni edili e che entravano ed uscivano dall’ascensore -la cui corsa si interrompe al sesto piano- per poi recarsi a piedi al settimo piano, salendo l’ultima rampa di scale che conduceva al tetto.

Così BETA pensò di chiedere proprio ad uno di questi sconosciuti, che era appena uscito dall’ascensore con una specie di motosega in mano, che cosa stava avvenendo sul tetto, se sul tetto c’era una ditta edile e se poteva parlare con il direttore dei lavori, visto che nel suo appartamento stava vibrando tutto e cadevano pezzetti di intonaco. Lo “sconosciuto con la  motosega in mano” rispose che lui non ne sapeva nulla, che si trovava lì perché era stato appena chiamato da qualcuno che si trovava già sul tetto del palazzo e che avrebbe fatto scendere MISTER X per rispondere alle varie domande.

MISTER X, con tono seccato, perché aveva MOLTA FRETTA di tornare a lavorare sul tetto con gli altri (prima che arrivasse qualcuno ad impedirglielo!), scese a parlare con BETA per pochi secondi. BETA gli spiegò che nel suo appartamento i forti rumori e le vibrazioni provenienti da sopra il soffitto l’avevano allarmata e avevano causato dei danni, perciò voleva sapere quale fosse la ditta che in quella maniera discutibile stava eseguendo dei lavori edili. MISTER X rispose, mentre, stizzito saliva le scale per tornare sul tetto: Il nome della ditta non sono affari vostri. La ditta sono io!. E nel pronunciare a voce alta quel “sono io!” batteva più volte la mano sul suo petto.

L’atteggiamento poco rispettoso di MISTER X verso gli altri, anche quando questi venivano danneggiati dalle sue azioni, atteggiamento quasi di sberleffo verso chiunque osasse fargli notare i suoi comportamenti scorretti, era cosa ben nota, da molto tempo a BETA (e a tanti altri residenti di VIA DON GAETANO MAURO) e non si manifestò per l’ultima volta in quel pomeriggio e infatti continuò anche nel pomeriggio del 7 Agosto, il giorno in cui  l’appartamento di BETA venne invaso dall’acqua piovana, proprio a causa di ciò che MISTER X stava facendo sul tetto il 4 Agosto.

Pertanto BETA non rimase troppo sorpresa dai modi poco rispettosi di MISTER X e pensò piuttosto di andare subito a telefonare a suo marito ALFA, che non era in casa, per informarlo dei fatti allarmanti che stavano avvenendo sulla sua testa. ALFA, a sua volta, avvisò dell’accaduto l’amministratore di condominio che a sua volta chiamò i vigili del fuoco. I vigili del fuoco arrivarono, ma non entrarono nel palazzo. Rimasero nel cortile a parlare con l’amministratore che spiegò loro i fatti dettagliatamente. Nel frattempo, gli sconosciuti, che fino ad alcuni minuti prima si trovavano sul tetto insieme a MISTER X, erano magicamente spariti e con loro anche un misterioso piccolo furgone blu, parcheggiato nel cortile.

In quello stesso pomeriggio, ALFA e BETA appresero che MISTER X, in spregio ad ogni regola, aveva ritenuto di avere il diritto di smantellare un tetto senza neanche avvisare l’ingegnere direttrice dei lavori e la ditta regolarmente iscritta all’albo che doveva eseguirli. Proprio per questo motivo, l’ingegnere direttrice dei lavori aveva denunciato il grave atto compiuto da MISTER X e si era dimessa dall’incarico.

MISTER X l’aveva combinata grossa: invece di aspettare che l’ingegnere avviasse i lavori, aveva preferito ignorarla completamente e chiamare direttamente gli sconosciuti che BETA aveva visto salire e scendere dal tetto, senza protezioni di alcun genere, senza garantire le necessarie condizioni di sicurezza, dotati di motoseghe, grossi martelli od altri attrezzi simili ed evidentemente abituati a lavori manuali e al carico di materiali pesanti sulle spalle, come sacchi di cemento o grosse pietre e detriti vari.

Dopo tutti gli sberleffi e i danni subiti da ALFA, BETA, GAMMA e DELTA già nel pomeriggio di Giovedì 4 Agosto (ovvero il giorno dello smantellamento scriteriato del tetto da parte di MISTER X), come se non bastasse, dal pomeriggio di DOMENICA 7 Agosto, dopo le copiose piogge, nell’appartamento di ALFA, BETA, GAMMA e DELTA arrivarono danni molto più gravi e più seri per l’incolumità delle persone. L’acqua piovana, infiltrandosi velocemente attraverso soffitti e pareti, invase tutto: pavimenti, impianti elettrici (l’acqua usciva anche dagli interruttori e dalle prese elettriche in tutte le stanze), mobili, divani, materassi, strumenti tecnologici, tessuti al di fuori e all’interno dei mobili, quadri, suppellettili ed accessori vari.

Dalle prime ore del pomeriggio di domenica, per ovvi motivi di sicurezza, dai vigili del fuoco intervenuti sul posto, venne spento l’impianto elettrico (ciò danneggiò inevitabilmente anche il frigorifero, completamente ammuffito insieme ai cibi che vi erano conservati) e l’appartamento di ALFA, BETA, GAMMA e DELTA venne, dagli stessi vigili del fuoco chiuso e dichiarato inagibile.

Dunque ALFA, BETA, GAMMA e DELTA si ritrovarono all’improvviso, senza la loro casa, a dover vivere altrove. Nell’appartamento continuò “a piovere” per diversi giorni, anche se fuori non pioveva ormai più. E continuò “a piovere” ogni volta che la pioggia arrivava dal cielo.

1° NOVEMBRE 2022. Il tetto non è stato ancora ricostruito. ALFA, BETA, GAMMA e DELTA, da SETTEMBRE vivono in un appartamento in affitto (650 euro mensili). Sanno bene ed hanno ormai accettato che dovranno stare ancora a lungo lontani dalle loro cose e dalla loro casa ancora bagnata come una spugna, mentre MISTER X abita serenamente nel suo dolce nido. ALFA,BETA,GAMMA e DELTA sanno bene che dovranno ancora passare tanti mesi prima che il loro appartamento possa essere considerato completamente e perfettamente asciutto, condizione necessaria per poter avviare i lavori di ristrutturazione che dovranno ri-creare una casa sicura, dignitosa, senza muffe, senza umidità, senza rischi di crolli di intonaco o altro. ALFA, BETA, GAMMA e DELTA hanno faticosamente accettato il fatto che serviranno le temperature più miiti ed il clima asciutto della prossima primavera-estate per iniziare la ristrutturazione del loro appartamento. Ciò che non riescono proprio a comprendere e ad accettare, però, è perché il tetto, che da tutti viene considerato necessario per la stabilità di un edificio, tanto quanto le fondamenta, non sia stato ancora ricostruito, così com’era prima dello scellerato gesto di MISTER X che lo ha smantellato IN MANIERA SCRITERIATA ed IN SPREGIO A TUTTE LE NORME DI SICUREZZA.

Si chiedono in continuazione: ma che cosa si deve aspettare ancora? Altri danni alle cose oppure dei danni alle persone? Uno stabile senza la protezione del tetto è qualcosa che non deve e non può esistere.

Altra cosa che ALFA, BETA, GAMMA e DELTA proprio non riescono ad accettare è IL MONDO ALLA ROVESCIA (della burocrazia e non solo) nel quale sono piombati dal 4 Agosto 2022.
In questo mondo alla rovescia, i danneggiati dovrebbero continuare ad aspettare e a sopportare in perfetto silenzio, senza lamentarsi del fatto che i lavori urgenti di rifacimento del tetto non siano ancora neppure iniziati dopo quasi 90 giorni. Dai cittadini danneggiati si pretende, spesso con fare seccato, pazienza interminabile e calma infinita
Invece, in questo mondo alla rovescia, non vengono neanche minimamente disturbati da alcuno quei cittadini come MISTER X, che, con le loro azioni in spregio ad ogni regola, causano gravi danni agli altri. In questo mondo alla rovescia, vengono trattati con modi affabili e gentili, quasi “coccolati”, i FURBI, anzichè i cittadini che sono vittime dei loro soprusi.

ALFA, BETA, GAMMA e DELTA, tuttavia, vogliono ancora sperare nella giustizia giusta. Vogliono ancora sperare che il tetto possa essere ricostruito nelle prossime ore, a regola d’arte e velocemente, in modo da scongiurare il pericolo di altri danni causati dalle piogge e dal freddo della stagione autunnale/invernale. Vogliono ancora sperare che i responsabili dello smantellamento scriteriato del tetto, già denunciati dall’amministratore di condominio alla Procura della Repubblica fin dal 5 Agosto scorso, possano essere almeno “disturbati con dolcezza” da chi di dovere.

Certo non pretendono che ANCHE AI FURBI, COME AI DANNEGGIATI, venga riservato il trattamento destinato a chi in ITALIA subisce i danni o è vittima di soprusi!
ALFA, BETA, GAMMA e DELTA sperano ancora che CHI ROMPE POSSA ESSERE OBBLIGATO A PAGARE IMMEDIATAMENTE, IN TUTTI I SENSI.

Lettera firmata