Lettere a Iacchite’: “Crotone, Pitagora si sta rivoltando nella tomba”

Pitagora, chi era costui? Forse solo quello delle tabelline… Prendendo spunto dall’articolo di Antonella Policastrese (https://www.iacchite.blog/crotone-tricche-e-ballacche-natalizie-in-attesa-di-amadeus-e-malgioglio/), mi nasce una piccola riflessione. Cioè che per la città ultima in classifica per qualità di vita e povertà d’Italia non possono mancare ludes et circenses per inorgoglire e rendere soddisfatti i Crotonesi, che avendo perduto oggi ogni legame di discendenza con gli antichi e fieri Crotoniati del tempo di Pitagora, ora si cullano nell’inettitudine ed autocommiserazione in attesa che cada la manna dal cielo. Già, Pitagora e la sua Scuola hanno lasciato tanto all’’umanità e ora è ridotto al nulla proprio nella sua città d’elezione.

Non solo, ma la sua periferia nord per vasta area è uno dei siti più inquinati d’Italia. Abbandonati dalle dismesse Montedison e Pertusola, rappresentano il fallimento di un’industrializzazione di rapina, una squallida desolazione di area inquinata ed abbandonata prossima alla costa marina ed adiacente alla famigerata strada 106. Ottimo biglietto da visita per un capoluogo di provincia che vanta già notevoli primati. Anche i giacimenti marini di gas metano sono stati di scarso vantaggio economico locale. Evidentemente, senza smentirsi come terra (e mare) di conquista, non ha saputo o potuto farsi valere con “il cane a sei zampe”. Vabbè, l’importante è che Crotone sia alla ribalta ospitando per una serata glorie nazionali come Amadeus, Malgioglio & C. ! Penso che il grande Pitagora dopo aver dato fama e lustro alla sua Kroton, patria di elezione, ora si rivolti nella tomba. Ed è davvero il minimo che possa fare.

Lettera firmata