Lettere a Iacchite’: “Dal prossimo anno non tornerò più a Torremezzo”

Egregio Direttore,

solo oggi ho scoperto il suo inserto telematico e letto gli articoli sullo sversamento di liquami a Torremezzo e non mi posso sottrarre all’obbligo di fornire il mio contributo.

Sono uno di quei villeggianti a cui i signori Fortino e Baldino hanno fatto sottoscrivere il loro articolo, cosentino di nascita e romano d’adozione. Torno sul Tirreno cosentino ogni anno per gli affetti che la mia famiglia ancora ha nella città di Cosenza ma quest’anno la misura è colma.

Il giorno seguente al “fattaccio” l’acqua del torrente Malpertuso continuava ad essere maleodorante e con una superficie oleosa e piena di bollicine.

divieto In possesso della foto del cartello affisso al depuratore di Torremezzo ho cercato di assumere informazioni oggettive che trascendessero le chiacchiere dei politici facendo una serie di telefonate, la prima alla Aqua Consult Trattamento Acque che gestisce il depuratore e che, a detta del responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, detiene i referti delle analisi; al numero di telefono di riferimento non risponde mai nessuno.

Ho poi chiamato il manutentore dell’impianto (sig. Lenti, ha il cellulare sul cartello) che mi ha detto che loro non fanno mai analisi delle acque in uscita al depuratore, le fa la Aqua Consult ogni 15 giorni ed i referti sono riservati ma le analisi le fa anche l’Arpacal.

Ho quindi chiamato Arpacal e parlato con un operativo che effettua le analisi; loro fanno le analisi sull’acqua del mare, al massimo un paio di volte l’anno più i casi eccezionali.

Ercole Conti, sindaco di Falconara
Ercole Conti, sindaco di Falconara

In seguito il sindaco Conti si è presentato allo stabilimento balneare limitrofo al Malpertuso per rispondere alle istanze dei villeggianti; il copione è stato quello classico, scuse per l’accaduto e promessa solenne di risoluzione del problema “a settembre”.

Nell’occasione ho fatto presente al sindaco che le acque non sembrano correttamente depurate, la mia richiesta era il semplice impegno concreto ed immediato di analizzare periodicamente le acque reflue dandone conto alla cittadinanza; “Troppo costoso” è stata la risposta, “le analisi costano 500 euro”…

Non venendo a capo del problema mi sono preso la briga di denunciare per email ai Carabinieri del NOE di Catanzaro (in copia al nazionale) la permanente situazione di acque apparentemente mal depurate e maleodoranti chiedendo un intervento urgente per tutelare la salute della popolazione.

La replica alla mia missiva è stata una telefonata di un funzionario del NOE di Catanzaro che mi ha rassicurato sul fatto che la magistratura sta facendo il suo iter; di analisi delle acque neanche a parlarne, “mica si può fermare un depuratore” ha dichiarato il mio gentile interlocutore.

liquyaDa quanto sopra esposto non vedo via d’uscita da una situazione di mare sporco che vede un continuo scaricabarile fra i sindaci dei vari comuni e dall’assenza degli organi preposti al controllo.

In una situazione territoriale caratterizzata quasi totalmente da seconde case mi riesce difficile pensare ad interessi economici in grado di esercitare pressioni sugli amministratori ed invertire l’ormai ventennale corso degli eventi.

Per quanto mi riguarda quest’anno ho preso la decisione che non verrò più in vacanza in Calabria. Mi dispiace per quelli che hanno ancora una casa di proprietà e sono costretti a pagare i tributi non potendo godere pienamente dello svalutato bene in loro possesso.

Cordialmente

Angelo M. Castellano

P.S. La gente fa tranquillamente il bagno nella zona con divieto di balneazione. Ad un genitore il cui figlio di una decina d’anni faceva il bagno alla foce del Malpertuso ho fatto notare che vi era il divieto; mi ha risposto con un’alzata di spalle e con un “tanto è così dappertutto”