Lettere a Iacchite’: “Ecologia Oggi, vi racconto la truffa dei buoni spesa per conferimento olio esausto”

Ecologia Oggi, vi racconto la truffa dei buoni spesa per conferimento olio esausto

Un paio di settimane fa Ecologia Oggi lanciava una lodevole iniziativa, pubblicizzata anche sui canali social. Gli utenti che conferivano olio esausto presso l’isola ecologica avrebbero ricevuto un buono spesa di 10 euro.

Avendo accumulato una certa quantità di olio esausto, io e mia moglie, decidiamo di portarlo presso l’isola ecologica di Cosenza.

L’operazione in se si svolge senza problemi di sorta, solo che l’addetto sul posto non ci consegna direttamente il buono spesa (troppo semplice), ma ci invita garbatamente a recarci presso i loro uffici di via XXIV Maggio.

E inizia la storia:

prima visita all’ufficio:

L’impiegato – eh…. no! I buoni non li abbiamo e dovete passare fra una decina di giorni che ce li devono ancora consegnare….

Un po’ interdetti torniamo a casa.

In effetti dopo circa una settimana ci chiamano da Ecologia Oggi avvisandoci che i buoni erano disponibili.

Seconda visita all’ufficio:

l’impiegato – eh… ma serve la vostra carta di identità e il codice fiscale, altrimenti non vi posso dare il buono. Ovviamente non mi avevano comunicato per telefono che occorresse portare alcunchè.

Alla richiesta ci siamo offerti di esibire la documentazione a vista.

L’impiegato – eh…ma a me serve cartacea e io non posso fare le stampe. Tornate nei prossimi giorni con la copia cartacea, tanto non c’è nessun problema di disponibilità di buoni.

Sempre più interdetti per le procedure bizantine, e anche un po’ vessatorie, ce andiamo senza fare polemiche.

Dopo 2 giorni ci ripresentiamo con le fotocopie richieste.

Terza visita all’ufficio:

L’impiegato – eh…ma purtroppo i buoni non ci sono più, sono stati ritirati….

Ancora più interdetti non ci resta che andar via sbattendo la porta.

Il buono spesa non ci interessa più, lo lasciamo a Ecologia Oggi che ne farà miglior uso…

Pero’ una riflessione sul comportamento di questa azienda verso la propria utenza va fatta. Non so il motivo di queste procedure borboniche e inefficienti, per quanto sono eclatanti mi sorge il dubbio che siano volute. I cittadini di Cosenza meritano un’attenzione diversa e un servizio molto migliore.

Lettera firmata