Lettere a Iacchite’: “Filandari terra di nessuno: la banda di Peppe ‘ndrina pronta a confermare la sindaca fantoccio”

Rita Fuduli, attuale sindaca di Filandari, le sta provando tutte per essere riconfermata alla guida del piccolo ma strategico comune della provincia di Vibo Valentia.
Ha trasformato la sua lista, originariamente di sinistra, in una lista di destra per avere il sostegno di Peppe ‘ndrina, al secolo Mangialavori e di suo cognato, il famigerato Michele Comito, che hanno contribuito, con una serie di candidati, a rendere il suo gruppo vincente e senza avversari. Si tratta di un candidato in particolare, un certo Gianluca Restuccia della frazione Mesiano, che – benedica… – ha un fratello e uno zio inquisiti da Gratteri nei processi Rinascita e Costa pulita ed è prestanome di altri grandi “pezzi di malacarne” della zona. Un profilo perfetto per la banda di Peppe ‘ndrina.

Quasi come se questo già non bastasse per la vittoria finale, il sindaco si è rivolto anche a pezzi di massoneria (Loggia Morelli), con un altro candidato, tale Tonino Fuduli, imprenditore devoto ai fratelli Stillitani di Pizzo, ripetutamente arrestati da Gratteri, attivo nelle manutenzioni dei vari resort che controllano gli imprenditori già cari a Peppe Dj (Scopelliti, per i nuovi di Iacchite’) prima che a Peppe ‘ndrina…

E non finisce qui perché in rampa di lancio tra i candidati c’è anche Francesco Fusca, altro Imprenditore fallito un paio di volte e dal passato ombroso… Fuduli e Fusca, per non farsi mancare niente, sono stati tesserati in pompa magna con tanto di articoli sui quotidiani locali di regime in Azione di Calenda. Ma forse sarebbe meglio classificarli in quota… Carfagna, che è la referente preferita della banda di Peppe ‘ndrina e che proprio l’altro giorno è stata in Calabria e ricevuta con tutti gli onori da Robertino il parassita (il presidente Occhiuto per i nuovi di Iacchite’).

Quindi, attraverso il sostegno di Forza Italia, Azione e di buona parte della massoneria, la sindaca cerca di riconfermarsi, nonostante sia emerso chiaramente nelle carte del processo Rinascita, che ci sono state delle ingerenze pacchiane da parte della criminalità organizzata per favorire la vittoria della Fuduli,
Ci chiediamo com’è possibile che tutti questi movimenti passino inosservati agli occhi della procura di Catanzaro e soprattutto di Gratteri. Vuole davvero che la banda di Peppe ‘ndrina continui sfacciatamente a imporre la sua legge?

Lettera firmata