Fratellanza e Appalti, un nuovo p(i)atto per spartirsi Bisignano
Il malaffare politico del Comune di Bisignano torna prepotentemente alla ribalta. Non è bastata la stagione che ha visto protagonista la Consuleco, adesso a tenere viva l’attenzione sul centro della cittadina cratese ci pensano i componenti della maggioranza con comportamenti al limite e sicuramente poco qualificanti per la giunta Fucile. Sebbene quest’ultimo si affanna a riunire la maggioranza per produrre la classica velina preconfezionata al sapore di miele, la realtà è ben diversa.
Ma andiamo con ordine. Il ritrovato feeling fra Balestrieri e Nicoletti dopo che entrambi erano assessori nella giunta Logiudice e che non si erano lasciati per nulla bene quando fu defenestrato Nicoletti (ma si sa nel nome della pappatoia e del “divertimento” si mette tutto da parte) sta producendo l’ennesimo scempio politico-economico.
La gestione poco trasparente dei servizi e, secondo le delibere prodotte dall’ufficio di piano, caratterizzata da favoritismi, sta causando danni economici importanti, specialmente nei settori chiave dei servizi sociali e degli appalti pubblici. Queste problematiche non solo minacciano la già scarsa credibilità del Comune ma compromettono anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. L’asse di potere che si sta rivelando particolarmente influente è proprio l’alleanza fra i consiglieri Balestrieri e Nicoletti. Questa cooperazione, sebbene mascherata da un intento di rinnovamento e sviluppo, ha invece dato luogo a pratiche poco trasparenti nella gestione delle risorse pubbliche. Un esempio emblematico è quello degli appalti pubblici, dove sono emersi favoritismi nella concessione di incarichi a cooperative e gruppi legati a membri o sostenitori della maggioranza.
Stavolta per non dare nell’occhio furbescamente avevano pensato di passare inosservati (secondo loro) facendo assegnare dall’ufficio di piano (che ha proprio sede a Bisignano) ad una cooperativa vicina a Nicoletti la gestione di servizi ricreativi nel comune di Luzzi dove il sindaco è il cugino dell’assessore Balestrieri (che bel quadretto familiare tutto in quota Pd con Madame Fifì e Capu i Liuni suo marito che operano come fuoco sotto la cenere con i pupetti ad eseguire i loro ordini). Facendo nomi (anzi un nome visto che lavora solo questa..) eccoci alla cooperativa “L’Aquilone”, che è realtà collegata direttamente al gruppo “Bisignano in Movimento” in quanto i titolari sono anche membri del direttivo.
Questo gruppo, politicamente vicino alla coalizione di maggioranza (un socio è il compare storico di Nicoletti e la compagna dell’altro è una collaboratrice di Dario Iaquinta gestore dell’ufficio di piano), sembra aver beneficiato di un percorso preferenziale grazie all’influenza politica esercitata a vari livelli. Le modalità di assegnazione dell’appalto alla cooperativa hanno suscitato molti sospetti, alimentati dal coinvolgimento dell’Ufficio di piano dove opera Dario Iaquinta, marito della vicesindaco Cairo. Quest’ultimo ruolo, particolarmente rilevante, ha sollevato non poche perplessità fra i cittadini e le autorità di controllo, in quanto potrebbe configurarsi come un caso di conflitto d’interessi, data la stretta relazione familiare fra chi è coinvolto nelle decisioni di assegnazione. Le decisioni prese in questo contesto non solo sollevano dubbi di natura etica e legale, ma si stanno traducendo in significativi danni erariali per le casse del Comune.
L’assegnazione di appalti in modalità poco trasparenti può infatti comportare un dispendio di risorse che potrebbero essere allocate in modo più efficace per migliorare la qualità dei servizi sociali. L‘appalto alla cooperativa “L’Aquilone”, che avrebbe potuto essere assegnato attraverso procedure più competitive e imparziali, è solo uno degli esempi di come la gestione della spesa pubblica sia stata influenzata da logiche di favoritismo, con possibili ripercussioni future e e sulla qualità dei servizi offerti visto che la manovalanza assoltata ricade sempre nell’humus dell’altra protagonista della vicenda, l’associazione il Megafono, i cui componenti puntualmente sono coinvolti in queste attività come fossero gli unici ad avere certe qualità e requisiti. Ricordiamo ai meno informati o a quelli che fanno finta di essere puri e casti che già in occasione del campo scuola estivo gestito dalla Cooperativa, solo lei, la manovalanza dal bar dell’amico segretario si trasferiva direttamente nei locali delle scuole dove animavano i bambini.
Ricordiamo che questa cooperativa dal nulla sta fagocitando quanto più possibile come nelle migliori aspirazioni dei loro ideatori. Tutto questo in attesa dell’assegnazione della gestione del nuovo asilo nido, che prevediamo magicamente finirà in mano alla Cooperativa con buona pace del vecchio arnese della politica che risponde al nome di Mario Umile D’Alessandro e della compagna Sonia De Luca, che nel tentativo di ingraziarsi l’assessore Balestrieri si sono portati a bordo altri componenti del Megafono, ma di questo passo dovranno cedere il passo in tutti i servizi sociali al nuovo ticket che aspira (in tutti i sensi) ad amministrare Bisignano, magari sbarazzandosi del sindaco “Mmrillinu i Sita” che pur di indossare la fascia tricolore gira sempre la faccia dall’altra parte pur di stare inchiodato al suo posto e favorire i propri parenti negli appalti.
Insomma la torta se la stanno spartendo per bene al pari degli altri affari, dove il campione di selfie sui social (manco fosse Raoul Bova) Nicoletti utilizza i mezzi del Comune a suo piacimento come nel caso della ruspa comunale guidata da un privato e del motocarro prestato per fare traslochi a qualche attività privata il cui titolare è impiegato di giorno nella casa di riposo gestita dal duo DeLuca-D’Alessandro (zio di uno dei maggiori finanziatori politici di Raoul Bova-Nicoletti e della società di calcio locale) e di notte socio nel locale appena riaperto, noto a tutti qualche anno fa per essere stato focolaio di infezione Covid grazie ad una festa organizzata in piena pandemia e autorizzata senza problemi dall’assessore socio a sua volta nella gestione (il controllato che si autorizza da solo!).
La piazza del viale Roma, perennemente sporca dove circola di tutto quasi alla luce del sole, lottizzata con tendoni da circo installati in mezzo alla strada senza uno straccio di autorizzazione o tassa pagata, sta lì a fare da cornice ad un quadro desolante. Infatti si pensa che oltre a questo l’amministrazione Fucile sta producendo solo danni che pagheranno i cittadini come al solito negli anni a venire. Come per esempio, il servizio trasporti, che è un diritto e non un favore che fa l’amministrazione. Gli agricoltori, rappresentanti di un comparto vitale per l’economia locale, si ritrovano con i fossi di scolo pieni di ostruzioni e l’assessore prezzemolo Chiaravalle non è in grado di rispondere neanche sui social a chi lo attacca per il suo mancato svolgimento del ruolo politico distratto da altro… leggi Gallo cedrone. La viabilità e l’urbanistica non pervenute, deleghe importanti in mano a dilettanti che non riescono a capire cosa farne. Si mette qualche toppa di catrame (ovviamente lavori per aziende che poi devono penare mesi per i pagamenti) ma a pagare sono sempre gli automobilisti che pagano sempre il conto dal meccanico. Inutile appellarsi alla magistratura: Bisignano ricade nella giurisdizione del porte delle nebbie e di conseguenza nulla si muoverà. Rimane solo qualche articolo su… Iacchite’, fino a quando non mollerà…
Lettera firmata