L’altro ieri Bari si è svegliata così: con questi megaposter che ricordano a tutti la situazione di angoscia ed incertezza dei risparmiatori della Banca Popolare di Bari. L’associazione vittime del Salvabanche è dalla loro parte e farà tutto il possibile per portare all’attenzione del governo il dramma di queste famiglie.
Nel frattempo si continua ad ignorare il problema del sistema bancario italiano, nonostante i dolorosi salvataggi degli ultimi istituti. Nessuno che ricordi a certi amministratori che non sono i proprietari delle banche ma sono semplicemente coloro che le amministrano. Le banche italiane si riducono così ad essere semplici strumenti per drenare risorse dai “piccoli” (risparmiatori, mutuatari, richiedenti prestito) ai “grandi” (affaristi, speculatori, top manager, azionisti di grandi aziende). Un sistema di potere che vive sulle spalle dei piccoli risparmiatori che con sacrificio riescono a mettere da parte qualcosa. Sarà l’ora di intervenire concretamente su tutto questo? O si preferisce arrivare ai dissesti e poi fare salvataggi pubblici? Adesso basta. Se vogliono guerra la otterranno.
Quanto sopra sta circolando su facebook, ma la stampa pugliese ignora la notizia. Io ci ho messo la faccia sul manifesto dove la didascalia è di un revisore contabile, e vorrei fare un appello a tutti i soci della Banca Popolare di Bari che si trovano nelle condizioni di aver seguito il consiglio di un bancario che li sollecitava ad acquistare le azioni della Banca ed ora con tutti i deficit riportati da questa il loro capitale è ridotto ad un decimo:
iscrivetevi all’associazione “vittime del Salvabanche”, formiamo un gruppo Calabria unito e coeso e facciamo sentire la nostra voce ai vertici della Popolare di Bari, mandiamoli a casa, per maggiori informazioni scrivete a: direzione@
grazie
Giuseppe Spizzirri – revisore legale