Lettere a Iacchite’: “Il mio viaggio allucinante in treno da Cosenza a Reggio Calabria”

Gentile Direttore Carchidi,

mi permetto di scriverle per raccontare un’esperienza recentissima che credo possa interessare tanti cittadini calabresi che, come me, utilizzano i mezzi pubblici per spostarsi lungo la nostra regione. Stamattina intorno alle dieci mi sono trovato a viaggiare in treno da Cosenza centrale a Reggio Calabria. La speranza era di poter affrontare il viaggio in modo comodo e tranquillo, ma mi sono invece imbattuto in una situazione alquanto problematica e a tratti surreale.

Il treno era strapieno già alla partenza, e le carrozze erano sovraffollate ben oltre la capienza. Persone in piedi, bagagli ammucchiati in ogni angolo e un senso di disagio palpabile hanno caratterizzato tutto il tragitto. Avendo 65 anni, mi sarei aspettato di poter trovare almeno un piccolo spazio per sedermi, ma ho dovuto invece trascorrere buona parte del viaggio in piedi, fino a Rosarno. Capisco che nei giorni festivi i trasporti possano essere messi alla prova da un maggior numero di passeggeri, ma una tale disorganizzazione non è giustificabile, soprattutto per chi, per ragioni di età o di salute, non può permettersi di stare in piedi per ore.

Questa situazione mi fa riflettere su come sia ancora lontana una gestione efficiente dei trasporti pubblici in Calabria, e quanto sia necessario intervenire per offrire ai cittadini un servizio dignitoso. Forse è arrivato il momento di dare finalmente attenzione a una questione che ci tocca ogni giorno e che condiziona il diritto alla mobilità di tutti e di dire chiaramente al suo concittadino che gestisce la nostra Regione che i problemi sono tanti e peggiorano, a parte i tramonti e il mare pulito che vuole fare vedere ai calabresi e al mondo, perché direttore basta farsi una passeggiata lungo i vari lungomari per capire che la realtà è peggiorata e basta andare negli ospedali per rimpiangere persino la gestione di Peppe Scopelliti. Grazie per l’attenzione, nella speranza che questa segnalazione possa essere d’aiuto.

Cordiali saluti,

Salvatore Ciurleo