Carissima Iacchite’
Dopo il vostro articolo dell’8 giugno scorso (Longobucco. Il galoppino del generale Graziano e Calabria Verde che sta a guardare – Iacchite.blog) speravamo che qualcosa realmente cambiasse. Ma purtroppo niente è mutato. Anzi la situazione è notevolmente peggiorata. Il galoppino del Generale Graziano, il presidente del consiglio comunale di Longobucco Mario Parrilla, continua a farla da padrone e Calabria Verde sta come sempre a guardare. Non un controllo, non un ammonimento, niente di niente.
Appena pochi giorni fa sui social è stato scritto: “Del resto il Presidente Parrilla è impegnato a svolgere altre funzioni che a lui non spettano, violando tutte le leggi possibili e immaginabili. Si è autonominato funzionario per la gestione del personale corsista. Lui decide i lavori da eseguire e i luoghi dove eseguirli; nomina i capisquadra; ordina i materiali necessari e contratta i prezzi. Per dirla con parole chiare fa il quinto assessore. Non fa l’unica cosa che istituzionalmente dovrebbe fare: il presidente del Consiglio”.
Novanta corsisti sotto il suo assoluto potere. Controlla presenze, assenze e malattia; emana a voce disposizioni e ordini di servizio. L’ufficio tecnico è completamente tagliato fuori. E durante il normale orario di lavoro, il sorvegliante di Calabria Verde spavaldo fa sopralluoghi nel centro storico e anche nelle frazioni. Ultimamente usa WhatsApp e i suoi messaggi sono un vero delirio di onnipotenza. Si lamentano operai, assessori e i consiglieri, ma guai a chi mette becco. È il prezzo che il sindaco Pirillo deve pagare al Generalissimo Graziano.
Sino a qualche settimana fa addirittura si recava anche al cimitero per registrare le salme in deposito.
Senza vergogna. Un presidente del Consiglio che si mette ogni giorno leggi e statuto sotto i piedi. Alla faccia dell’imparzialità e della terzietà.
Fra l’altro, proprio in questi giorni, il reverendissimo presidente del consiglio comunale si è reso responsabile di una grave operazione di diffamazione su cui stanno indagando le autorità competenti.
Nella speranza che qualche dirigente di Calabria Verde possa leggere questa lettera, avendo perso ogni speranza nel sindaco dott. Pirillo e nel segretario comunale.
Saluti affettuosi
Lettera firmata