Lettere a Iacchite’: “Longobucco, Pirillo è andato via ma restano i suoi scagnozzi”

Pirillo va via, restano gli scagnozzi

Il Commissario prefettizio del Comune di Longobucco dott. Domenico Giordano ha appena conferito al dott. cav. Natale Chiarello l’incarico di istruttore amministrativo da assegnare all’Area Affari Generali, sino al termine della gestione commissariale, con attribuzione della posizione organizzativa per il medesimo settore.

Orbene, il dott. cav. Natale Chiarello altri non è che l’uomo di fiducia dell’ex sindaco Pirillo, appena sfiduciato, e sin dall’agosto del 2019 fa il bello e cattivo tempo nel Comune di Longobucco. Addirittura, la scorsa estate pretendeva l’apertura straordinaria del museo locale per avere una bella posizione da cui assistere, lui e i suoi amici, alla messa dell’arcivescovo, durante la festa patronale.

Sono stati i suoi atteggiamenti a incancrenire i rapporti fra maggioranza e minoranza; sono stati i suoi atteggiamenti spavaldi ad allontanare 3 consiglieri dall’Amministrazione.

Ha preso possesso della carica, gridando, stanza per stanza a proposito degli ex amministratori e fedeli alleati di Pirillo: «Tutti in galera! Fuori i comunisti!» e impedendo l’accesso negli uffici comunali agli ex dipendenti.

Ultimamente in campagna elettorale per la Lega; già fascista e «amante degli incontri nella storia… della destra».

Designato attraverso una selezione comparativa pubblica ex art. 110 D. Lgs 267/2000, con Laurea in Scienze della Formazione – Università N. Cusano Roma (ripeto: Laurea in Scienze della Formazione, stranamente prevista dal bando), anche in presenza di altra candidata con Laurea in Giurisprudenza conseguita presso l’Università Statale di Firenze.

Inutili negli anni le proteste dell’opposizione. Nessuna risposta né dal Segretario comunale, né dalla Corte dei Conti e né dalla Prefettura di Cosenza.

L’ex dirigente, ora in pensione, dell’Area Finanziaria ha più volte segnalato varie mancanze e violazione di legge, a carico del dott. cav. Chiarello e altri. Inutilmente! Addirittura, l’ex dirigente nel luglio di quest’anno si è rivolto alla Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Catanzaro per denunciare il comportamento omissivo dello stesso Segretario comunale.

Recentemente anche l’ex sindaco Luigi Stasi, in un pubblico manifesto, ha affermato a proposito della Laurea in Scienze della Formazione: «Titolo di studio utile a svolgere le funzioni di educatore nelle scuola materne».

L’altra posizione organizzativa confermata, il dott. Bruno Morise Guarascio da Cariati, invece, si è distinto per avere elogiato il sindaco appena dimissionato democraticamente dalla maggioranza dei consiglieri assegnati con queste parole: «La tua onestà non te la possono levare. I tuoi cittadini devono solo ringraziarti».

Disciplina ed onore (Costituzione italiana, art. 54) avrebbero imposto da tempo le dimissioni immediate di costoro. Potevano scegliere fra l’onore e la vergogna, hanno scelto il disonore e avranno la vergogna. Senza coraggio.

Non è possibile andare alle elezioni con gli uomini di fiducia di Pirillo asserragliati nel Comune. La democrazia è in pericolo. Solo la signora Prefetta può salvarci.

Lettera firmata