Lettere a Iacchite’: “Manoccio, sei peggio di Soumahoro!”

In questi giorni di dolore per l’immane tragedia accaduta a Crotone c’è un personaggio in particolare che sta cercando di sfruttare al massimo le telecamere e tutti i media che stanno lavorando sul posto. Un personaggio che è, come sempre, in cerca di visibilità per scopi personali e finalità politiche, un personaggio finto buonista alla Aboubakar Soumahoro di cui si pregia di essere sostenitore ed amico.

Il personaggio è Giovanni Manoccio, presidente dell’associazione don Vincenzo Matrangolo di Acquaformosa che gestisce diversi progetti di accoglienza in molti comuni della Calabria, con quasi cento dipendenti e collaboratori e con circa 5 milioni di fatturato annuo.
Manoccio, militante del Pd calabrese, è ex sindaco di Acquaformosa ed ex responsabile regionale immigrazione voluto dall’allora presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.

Uno squallido personaggio che da giorni propone la disponibilità della sua associazione ad ospitare i profughi sopravvissuti, naturalmente non in modo gratuito ma attraverso i progetti di accoglienza finanziari dal ministero dell’Interno.
Questo personaggio, infatti, vive di accoglienza e gestisce diversi milioni di euro per accogliere migranti e soprattutto per i propri tornaconti personali.

Lui, oltre a percepire rimborsi di ogni tipo dalla don Vincenzo Matrangolo, si paga uno stipendio in quanto “autoassuntosi”…; un altro stipendio sostanzioso lo paga alla moglie Bloise Carmelina che è la responsabile finanziaria e gestisce i milioni dell’accoglienza della don Vincenzo Matrangolo insieme al marito. Tra gli altri dipendenti della associazione spiccano i contratti di assunzione per la sorella Manoccio Lucia, per il cugino De Mari Pietro Angelo, per la cugina De Mari Concetta, per le tre figlie dell’amico Marchese Emilio tutte e tre a libro paga dell’associazione: Maria Antonietta, Emiliana e Nadia.

Tanti sono gli altri dipendenti legati tra loro da stretti rapporti di parentela o amicizia.
Insomma una bella torta di milioni di euro gestita dal signor Manoccio e dalla sua gentile signora per aumentare il consenso politico in regione e in provincia.
Assunzioni e licenziamenti che hanno un solo ed esclusivo fine che è il perseguimento di un consenso politico che gli consenta di scendere a compromessi ad ogni elezione.

Infatti ad ogni elezione, regionale – nazionale o persino primarie Pd, mette in movimento il suo giro di dipendenti e collaboratori dell’associazione spostandoli, sempre in area centrosinistra, a seconda del suo volere per poi far pesare il suo sostegno al politico di turno.
Giovanni Manoccio, candidato alle elezioni regionali di ottobre 2021, ha assunto alle dipendenze dell’associazione don Vincenzo Matrangolo tutto il personale che ha lavorato per la sua campagna elettorale, che girava per tutta la provincia ad attaccare i suoi manifesti elettorali, che pubblicizzava i suoi comizi: si tratta di Borrescio Antonio (detto Pruzzo) e Frega Antonio (detto Lupo) di Acquaformosa.

Tante sono state le cene e gli incontri organizzati per la sua campagna elettorale presso ristoranti della zona come l’Hotel Barbieri di Altomonte e i Sapori Divini di Acquaformosa; sulla carta risultano cene solidali mentre nel concreto sono cene ed eventi politici per le diverse candidature del signor presidente Manoccio. In nessuno di questi ristoranti sono stati mai visti ospiti di colore o comunque profughi beneficiari di accoglienza; insomma si tratta di un altro Soumahoro ma più perfido e più furbo dell’originale di cui Striscia la Notizia sta continuando ad occuparsi.

Nel 2022 il re dell’accoglienza ha lasciato a casa diversi lavoratori tra cui una rifugiata politica, Aida Gribi della Siria.
Il 2023 è iniziato con il mancato rinnovo di altri contratti a tempo determinato tra cui Andrea Capparelli e Gervasi Antonio perché non più allineati politicamente al Manoccio. Ogni contratto di lavoro scaduto e non rinnovato viene sempre seguito da un nuovo contratto di lavoro in favore di altre persone più vicini e più inclini ai voleri del padrone Manoccio. Manoccio, sei peggio di Soumahoro…

Lettera firmata