Lettere a Iacchite’: “Nocera Terinese, lo scempio del lungomare e il consigliere regionale che cade dalle nuvole”

UNA DOMENICA BESTIALE!

Domenica 24 aprile escursione a Nocera Terinese con la famiglia e gli amici. In mattinata visita del borgo antico con le sue chiese e le sue piazze. Poi pranzo all’agriturismo Calabria al Cubo dove abbiamo visto l’operosità dei calabresi, una vecchia masseria con annesso mulino ad acqua ristrutturati e trasformati in agriturismo dove si possono assaggiare piatti della cucina calabrese rivisitati e degli ottimi salumi di loro produzione. Visita del vecchio mulino ad acqua ristrutturato e piacevole sosta dopo pranzo nel verde per riflettere sulle bellezze della Calabria.

Al rientro abbiamo l’infelice idea di fermarci sul lungomare di Nocera Terinese. Da lontano ci godiamo un mare splendido, calmo, con un bell’azzurro turchino. Però più ci avviciniamo alla battigia e più si evidenziano ai nostri occhi quelli che sembrano i ruderi di un bombardamento. Colonne che affiorano dall’acqua, mosaici sulla spiaggi, maioliche, ferri, terrazze  sventrate, lampioni senza globo, chioschi abbandonati e sventrati. Una guerra. Poi chiediamo a qualche abitante locale e veniamo a sapere che qualcuno ebbe la felice idea di fare a Nocera Terinese il lungomare più bello di Calabria. Memori delle parole di Gabriele D’Annunzio si realizzò un’opera fantasmagorica, un lungomare piastrellato con una scritta cubitale: “BENVENUTI A NOCERA TERINESE”.

Purtroppo nessuno avvisò Poseidone e nemmeno Nettuno che essendo fumantini e per fare un dispetto nel 2014 iniziarono a spazzare via l’opera d’arte scatenando il mare con onde gigantesche e spaventose. E non contenti terminarono l’opera nel 2016 e poi nel 2018. E chi mai l’avrebbe potuto prevedere?

Dopo la tempesta tornò la pace. Il mare si placò, il vento calò e l’uomo si addormentò. Infatti è da allora, nonostante perfino la presenza delle telecamere di “Striscia la notizia”, che i vacanzieri, tra un bagno e l’altro, possono ammirare questo panorama spettrale. Sembra un museo a cielo aperto delle cose belle realizzate in Calabria. E i più fantasiosi possono pensare di essere in vacanza nella mitica Atlantide.

Però  dagli errori  non si impara e gli errori non insegnano. C’è perfino un novello consigliere regionale, tale Ernesto Alecci da Soverato, che fa un’interrogazione a Marzo u.s. per chiedere che  si ripristini al più presto quest’opera: “… Ma il fatto che il recupero di questa importante opera sia stato ignorato per così tanti anni è solo un aspetto, per quanto vergognoso, di questa vicenda”, mettendo insieme una richiesta giusta, come quella dell’utilizzo dei sette milioni impegnati contro l’erosione della costa ad una cazzata colossale quando afferma che: “… Perché – spiega – prima di effettuarne la ricostruzione, occorrerebbe implementare un efficace piano di salvaguardia dei litorali a rischio di erosione, prevenendo nuovi eventi di questo genere”.

Qualcuno spieghi al nostro consigliere regionale che la distruzione del lungomare ha poco a che vedere con l’erosione costiera ma è dovuta principalmente  all’insipienza umana che pensa di costruire un lungomare  sulla battigia, a due passi dal mare. Forse chi ha avuto questa brillante idea era un ammiratore di Fred Bongusto e voleva creare una location ideale per poter ascoltare “Una rotonda sul mare”.