Lettere a Iacchite’: “Noi precari della legge 12 abbiamo gli stessi diritti dei parenti di Orsomarso”

Cari elettori,

questo è un grido di allarme di 208 famiglie, legate ai lavoratori della legge 12, che anche quest’anno, dopo anni di disoccupazione, ancora devono soffrire per colpa dell’ incompetenza e anche per le beghe politiche che ci sono tra i partiti della Regione per il potere. In questi mesi, leggendo i media, abbiamo visto che ci sono stati nuovi contratti a tavoletta nelle strutture per amici degli amici, parenti, clienti, compagni di scuola e chi più ne ha più ne metta.

Nei mesi scorsi l’assessore al lavoro, Fausto Orsomarso, si era proclamato l’eroe della legge 12, augurando a queste 208 famiglie un buon lavoro. Di punto in bianco invece tutto si è bloccato per l’ ennesima volta. Mentre i contratti di tirocinanti e borsisti, persone che hanno uguale diritto a lavorare, che sono comunque subentrati dopo i precari delle legge 12, sono stati rinnovati senza problemi, per i lavoratori della legge 12 niente da fare. E sono in molti a dire che tra i borsisti, vi sono parenti o amici stretti dell’ assessore.

La Regione si giustifica sostenendo che la proroga non è fattibile, in quanto tra pochi mesi si dovrà tornare al voto. Ma una domanda sorge spontanea: se l’iter è partito durante il governo Santelli, perché ora se ne escono con queste scuse inutili?

Giorno 29 dicembre dovranno prendere una decisione sulla sorte di queste famiglie.
Augurandoci che si mettano una mano sulla coscienza lasciando le beghe politiche dietro le spalle, per il bene e lo sviluppo della Calabria.
Ps: allego fotografia del cugino dell’assessore Fausto Orsomarso, Angelo Brutto, che si trova nei borsisti. 
Tutti abbiamo diritto a lavorare!

Lettera firmata