Lettere a Iacchite’: “Paola, Alta velocità: le sceneggiate della (mala)politica non incantano più nessuno”

La sapete l’ultima? A Paola sull’Alta velocità e sul raddoppio della Galleria Santomarco la politica sta dando dimostrazione (l’ennesima) di quanto si possa essere improponibili.
Tutti ormai conoscono il progetto di RFI che porta verso Cosenza l’Alta velocità e punta al raddoppio della Galleria Santomarco, la Paola-Cosenza che già di per se ha dato tanti problemi poiché vecchia ed obsoleta. Questo mega progetto che potrebbe esser pronto in dieci anni, porterà all’esproprio di diverse proprietà private lungo la zona Pantani.

Il progetto coinvolge case, abitazioni, villaggi, e parcheggi, ed oggi le persone che ne hanno la proprietà sono sul piede di guerra.
Tolto quest’aspetto, del tutto comprensibile, la politica paolana tutta sta dimostrando quanto sia scarsa e prevedibile. Tutti colpevoli, nessuno assolto.

Partiamo da una considerazione. Se RFI e il Consiglio dei Ministri vorranno davvero fare l’Alta velocità e il raddoppio della Galleria Santomarco non sarà certamente il consiglio comunale paolano, uno dei più ridicoli degli ultimi anni, a fermare questo iter.

Fatta questa premessa, bisogna analizzare quello che sta accadendo nella città del Santo. Il sindaco bamboccio, Giovanni Politano, e la sua maggioranza, inappropriata, sono nel pallone. Si fanno continuamente prendere a pesci in faccia dalla minoranza di Andrea Signorelli, che sta cavalcando bene l’onda del dissenso ed è legato – lo sanno tutti – all’ex senatrice Antonella Bruno Ganeri, da Emira Ciodaro, che è stata capace di perdere nuovamente e clamorosamente le elezioni e vuol fare anche la maestrina, e dal Monaco Roberto Perrotta, ex sindaco che ha pirrupato Paola, e oggi dispensa consigli e dritte a Politano, suo ex sciacquino, oggi primo cittadino sull’asse Sbano-Logatto-Di Natale.

Il consiglio comunale all’unanimità ha prodotto un atto di dissenso, allegando un tragicomico documento per stoppare la conferenza dei servizi e bloccare l’iter. Vi assicuro che l’ultimo consiglio comunale, alla presenza anche dei sindaci di San Lucido, Falconara, Montalto Uffugo, Rende e Cosenza, è stato di fantozziana memoria.

Tutta la politica paolana ha mostrato il peggio di se. Il festival dell’ipocrisia e della strumentalizzazione. Ovviamente, il più ridicolo di tutti è sempre lui: Grazianeddu Di Natale. Lui, sbertucciato persino da Grupillo, allorquando faceva il Power Rangers in Regione per difendere le somme del raddoppio della Santomarco, oggi è finito sul banco degli imputati e smerdato da tutti.

Graziano Di Natale si è lanciato in un comunicato stampa a dir poco improvvido: nemmeno il peggior Fausto Orsomarso avrebbe elencato una serie di migliorie ed investimenti per Paola, da far ridere, così come ha fatto lui. Ovviamente Di Natale, la cui carriera politica è ormai vicina al tracollo, è stato deriso da tutti, persino dal suo stesso gruppo consiliare che ha votato compatto l’atto di dissenso, piazzandosi sulle posizioni di Andrea Signorelli, leader della minoranza paolana. Una bella figura di merda, e non è certo l’unica.

Perrotta e Politano fanno finta di litigare, ma entrambi erano tazza e cucchiaio nella passata consiliatura, quindi, cosa hanno da rinfacciarsi adesso, nessuno lo sa. Sempre più inadeguata anche Sandra Serpa. Lei, lautamente compensata da Luciana De Francesco (moglie di Luca Morrone e nuora di Ennio il mammasantissima) essendo sua portaborse, dispensa consigli a destra e a manca, con le stesse competenze di chi ha il diploma magistrale (con tutto il rispetto per chi ce l’ha) e vuole fare il professore di Chimica all’Unical. Ovviamente in questo clima di scarsezza politica, quel marpione trombato di Perrotta ha avuto la scaltrezza di sguinzagliare i suoi cani…

Tra i più attivi Vittorio Crocicchio, Angelo Siciliano, Marta Perrotta: ovvero tutti i vecchi perrottiani che per fare casino creano un comitato. Gli stessi che all’epoca della giunta di Basilio Ferrari fecero nascere il Comitato acqua pubblica…

Ovviamente i paolani hanno la memoria lunga, e conoscono  i membri di questo comitato che spunta ogni qualvolta che Perrotta è in minoranza e tace quando ritorna sindaco. Qui non si tratta di essere a favore o meno del raddoppio della galleria Santomarco o dell’Alta velocità. Qui si tratta di fare le giuste considerazioni sulla politica paolana sempre più inadeguata, scarsa, e priva di contenuti.

In tutto ciò, la maggioranza dei paolani si è quasi totalmente allontanata da questa sceneggiata napoletana. La Galleria Santomarco e l’Alta velocità non porteranno probabilmente migliorie alla città, ma tutti i cittadini chiedono la fine di questo iter il più presto possibile, vuoi per solidarietà verso le famiglie che rischiano di perdere le loro proprietà, vuoi per timori di salute pubblica causati dall’impatto ambientale, ma soprattutto per far tacere comitati, politici e burattini vari che stanno dando il peggio di se.
Povera Paola, che brutta fine.

Lettera firmata