Strade calabresi disastrate: A2, 106, 107 e Statale 18 della morte
La strage continua e nessuno dei nostri politici si degna di intervenire “quantomeno a parole” presso l’ANAS ed il governo centrale che al momento purtroppo non c’è; ieri altro terribile incidente in territorio tra Lago ed Amantea, con la perdita di 2 giovani vite; la strage continua e gli organi istituzionali assistono inermi alla mattanza.
E’ purtroppo difficile stabilire ed affermare se ed in quale parte gli incidenti siano dovuti all’imprudenza delle vittime od alle condizioni di insicurezza delle strade, ma sicuramente va detto che le strade calabresi e per quanto mi riguarda, quelle del circondario cosentino, sono in condizioni estremamente disastrate e prive di ogni garanzia di sicurezza.
Scrissi qualche mese fa, evidenziando ad esempio le condizioni disastrose in cui versa la pavimentazione stradale, della A2 Salerno-Reggio Calabria (inaugurata a chiacchiere), della 107 (Silana-Crotonese) tra Cosenza e Camigliatello, ma tranne qualche rassicurazione dell’ANAS, che mi informava che erano iniziati i lavori di ripristino del manto stradale, la realtà dei fatti è totalmente diversa: per noi motociclisti e per tutti gli automobilisti che tutti i giorni percorrono tale importante arteria, su cui viaggiano centinaia di mezzi pesanti al giorno, è diventato ormai impossibile viaggiare, tra buche riparate alla meno peggio, segnali impropri, strisce gialle, deviazioni, gallerie illuminate a giorni alterni, rattoppi qua e là senza strisce di mezzeria; siamo allo sbando totale degno di un paese da terzo mondo e nessuno interviene.
Esempio su tutti il famigerato ponte di Celico, che è rimasto chiuso per 5 mesi durante la scorsa estate per presunte verifiche di stabilità ed è stato riaperto senza provvedere al rifacimento del manto stradale, una vergogna inaudita che può essere facilmente verificata da tutti.
Ma è mai possibile che ci si urta quando durante il Giiro d’Italia un giornalista RAI dice delle verità sulla sicurezza e tossicità dei nostri mari calabresi contaminati dall’affondamento di circa 20 navi dei veleni e non si spreca una parole o si assume una posizione chiara e di protesta quando si assiste ad una strage quotidiana di gente che perde la vita per le condizioni vergognose delle nostre strade?
Gli automobilisti sono tartassati da balzelli di ogni tipo, multe autovelox (installati solo per rimpinguare le casse comunali) e costi alle stelle dei carburanti, ma non vedono un minimo di intervento che venga fatto per mettere in condizioni di sicurezza le nostre strade e di conseguenza le nostre vite.
Si può tollerare ancora per molto una tale situazione e soprattutto si può assistere impunemente alle tante morti dovute anche alla insicurezza stradale?
L’ANAS cosa risponde? Che non ha soldi? La politica cosa risponde? E intanto i cittadini muoiono!!!
Lettera firmata