I due pesi e le due misure del Comune di Rende
Nei giorni scorsi all’interno del complesso commerciale Metropolis e delle aree condominiali pertinenti, i cittadini del Comune di Rende hanno visto sorgere i primi pilastri per la realizzazione di una struttura, simil capannone, al fine di mettere in sicurezza quell’area.
Avete capito bene, oggi i permessi a costruire, le autorizzazioni del Genio civile e di quanti possono far valere i propri diritti, come del resto a Cosenza, vengono bypassate con una semplice CIL o CILA. Della serie: bastano 250 euro e un ingegnere pronto a firmare per realizzare qualsiasi struttura ex novo.
L’ingegnere in questione, tale Francesco Oliva, è il pupillo, forse anche parente, del sindaco Marcello Manna. Lo stesso ingegnere pare, purtroppo, sia stato già più volte utilizzato dal centro commerciale, complesso Metropolis.
Da una ricerca sul web (https://it.linkedin.com/in/francesco-oliva-539a41137) Francesco Oliva si presenta come consulente senior, quindi con grande esperienza.
Pare, però, che abbia dimenticato di presentare un deposito al Genio civile, per verificare se la struttura da lui realizzata (in qualità di direttore dei lavori) rispecchi le norme previste dalla legge.
Già ad occhio nudo, ci si può accorgere di quante cose non possano essere definite legittime. Mettere in sicurezza una struttura, creando qualcosa che, forse, non è troppo sicuro, potrebbe diventare una vera e propria beffa nei confronti di chi invece è costretto a rispettare le norme per avere i regolari permessi a costruire.
Creare dei veri e propri “ponti” di collegamento tra 2 strutture, non crediamo sia più legittimo. Da una ricerca più attenta attraverso l’albo del Comune di Rende, si possono rilevare tutti gli incarichi affidati a questo ingegnere fortunato.
Ora, caro sindaco, la domanda sorge spontanea: se già venerdì la polizia municipale del suo Comune aveva provveduto a diffidare dalla prosecuzione dei lavori, come mai, ancora oggi, stanno procedendo con i lavori?
Siamo certi che anche questo spazio non diventerà una discoteca all’aperto?
Scherzi a parte, siamo certi che questa struttura realizzata abbia tutte le dovute autorizzazioni? Le facciamo queste semplici domande perché il Comune, a seguito dell’intervento dei vigili urbani, DEVE comunque verificare la corrispondenza di quanto richiesto e quanto invece realizzato altrimenti, non ce ne voglia se iniziamo a pensar male…
Alle famiglie già in difficoltà blocchiamo lavori perché hanno provato a sostituire qualche tegola danneggiata che provocava infiltrazioni mentre ad una attività commerciale, vicina in tutti i sensi, su cui gravitano tra le 1000 e le 1500 persone, evitiamo di controllare minuziosamente creando così pericoli pur di bypassare la legge ed i relativi costi.
Sicuri che gli organi preposti mai e poi mai si interesseranno della questione, non ci resta che aspettare l’intervento di altri…
Lettera firmata