Vivo a Cosenza dal 1999, con Mancini sindaco all’epoca. Ricordo che già allora si parlava del ponte di Calatrava e della metro per l’Università e, ovviamente, del Viale Parco. Solo quest’ultimo fu realizzato in quel periodo, ma la chiusura di Corso Mazzini fu attuata DOPO l’apertura del viale… il ponte doveva congiungere le due sponde del Crati all’altezza del campo rom sul fiume, che allora non esisteva perché c’era ancora Gergeri, ed avrebbe avuto il senso logico di collegare la città con la strada provinciale che va verso Castiglione, non Gergeri con via Popilia!
E la cosiddetta metro doveva sfruttare il tracciato esistente delle due ferrovie … Mancini non era così cretino da pensare di fare prima il viale e poi sfasciarlo, o incasinarlo con le rotaie! Peraltro in più di 20 anni il traffico si è almeno triplicato, soprattutto a causa del sempre maggiore flusso per lavoro, studio e offerta commerciale da tutti i paesi del circondario. Ci arriva anche un bambino di tre anni a capire che non c’è logica in tutto ciò che si sta facendo!!! O meglio, una logica c’è ma è tutta legata alle convenienze di questo truffatore e di tutti i suoi complici. Tra i quali spero vivamente che non ci sia l’attuale sindaco ma inizio ad avere molti dubbi, così come voi di Iacchite’ avete già abbondantemente spiegato.
Lettera firmata









