Lettere a Iacchite’: “Mendicino, chi è Palermo: un altro comunista col culo degli altri”

Da poche ore si è conclusa la parabola politica del sindaco Antonio Palermo al Comune di Mendicino. Eletto per la prima volta nel 2014, è stato riconfermato nel 2019 da una coalizione molto variegata e che si è spaccata più volte. La prima volta la spaccatura era avvenuta con il suo vice Gervasi mentre adesso la fine anticipata della consiliatura (si vota a primavera 2024) è da attribuire a Irma Bucarelli, assessore all’Urbanistica, notoriamente pupilla del boss Carmine Potestio e quindi funzionale al clan degli Occhiuto. Quanto basta per ricostruire in poche battute chi è questo ormai ex sindaco, perfetto esemplare di comunista col culo degli altri.

PUPI, PUPARI E COMUNISTI (A NONNA) CON IL CULO DEGLI ALTRI

Buongiorno,
premetto che non ho problemi personali con il sindaco di Mendicino Antonio Palermo, una persona che conosco poco ma ricordo bene il suo (da sempre) falso spirito comunista. Antonio Palermo prima che diventasse sindaco di Mendicino, fondò l’associazione “Bella ciao”… La denominazione di quest’ultima racchiude in se quello che per la nostra nazione fu la liberazione dal regime fascista, da un regime totalitario, quindi non equo.

L’allora presidente dell’associazione “Bella ciao” si atteggiava a comunistello, al Che Guevara de noantri, portando la buona novella addirittura nei paesi limitrofi al suo. La domanda che mi è sorta, dopo aver visto una foto che lo immortalava insieme ad altri suoi illustri colleghi, ovvero il sindaco di Cerisano e quello di Carolei nel 2018 alla pagliacciata del ponte di Cosenza e più recentemente addirittura con Occhiuto il cazzaro e Marcello Mazzetta, è questa: come mai un comunista convinto e deciso come lui va a complimentarsi con il sindaco di Cosenza per la mega e stellare struttura che non collega nulla (il ponte di Calatrava), e non si indigna del fatto che questo ponte che suona e che canta, è stato costruito in parte con i fondi Gescal, quindi destinati alla costruzione e alla messa in sicurezza degli alloggi popolari? Per non parlare delle mazzette mafiose del sindaco di Rende…

Un “comunista” come lui, piuttosto che fare la bella figura con gli illustri volti massomafiosi della politica locale e della Calabria tutta, perché non è andato a manifestare con i compagni e con il movimento Prendocasa Cosenza? Non voglio assolutamente dire che un “comunista” debba per forza esternare il suo dissenso partecipando a manifestazioni di protesta, ma che addirittura si compiaccia della bella struttura costruita sulle spalle del popolo che non ha una casa, che non ha diritti, che piange la miseria e l’indifferenza delle istituzioni, sinceramente mi lascia sbigottito.

Oggi come ieri, continuo a provare disprezzo contro queste marionette, contro chi a tutti i costi aspira alla poltrona per sentirsi realizzato, per chi ha fatto e fa della politica una fottuta e schifosa religione personale, dimenticandosi delle belle parole e degli ideali di cui tanto andavano fieri. Si capisce bene che i tempi del grande Berlinguer sono finiti da un pezzo. Abbiate il coraggio di vergognarvi, abbiate la capacità di non conformarvi alla politica malata e corrotta (troppo tardi ormai), e abbiate la consapevolezza che chi deve cantare e suonare, non sono i ponti le piazze e le rotonde, ma la gente.

Lettera firmata