Mendicino, dimissioni del sindaco Palermo. Luciani: “Il fallimento di una maggioranza ipocrita e irresponsabile”

Dimissioni del sindaco di Mendicino Antonio Palermo dopo l’ipocrita assenza del gruppo Orizzonti Futuri di Bucarelli al Consiglio di ieri mattina che avrebbe dovuto approvare il rendiconto e la convenzione di esternalizzazione dei tributi.

Una maggioranza  che si sta scontrando sulla pelle dei cittadini in una ipocrita lotta di potere.

Erano pressati ormai dalla Corte dei Conti, che dopo il blocco di spesa in questi giorni ha convocato il sindaco, accompagnato dal vicesindaco e dal dirigente del settore finanziario, per discutere della nuova versione della esternalizzazione dei tributi, che dopo il mio intervento sul milione di euro di buco che avrebbe causato, ha attenzionato la delibera e chiesto l’annullamento. 

Il gruppo di Irma Bucarelli, che già non vedeva di buon occhio l’accordo elettorale contro di loro, tra il vicesindaco e l’attuale sindaco, ha preso a pretesto la vicenda della esternalizzazione ed ha chiesto un incontro per vederci chiaro. Il sindaco non ha voluto accettare l’incontro e la Bucarelli ha disertato il Consiglio di ieri.

Palermo, messo politicamente con le spalle al muro, ha provato a prendere tempo con le dimissioni, che diventeranno definitive solo tra venti giorni.

Però c’è un problema di non poco conto: se domani non approvano il rendiconto non possono approvare l bilancio entro il 31 luglio, termine definitivo e perentorio e quindi potrebbe arrivare lo scioglimento direttamente dal Prefetto. Ma a questo punto alla Bucarelli non conviene accordarsi di nuovo con Palermo, con il risultato che lo lascerebbe ancora a guidare il Comune e per di più con un vicesindaco che potrebbe essere il suo avversario alle prossime elezioni previste per la primavera del 2024.

Fin qui la cronaca di questi irresponsabili e incompetenti, ormai messi alle strette da una serie di vicende vergognose.

Il blocco di spesa della Corte dei Conti, il richiamo sulla esternalizzazione della stessa Corte, l’opposizione a dare i documenti della gara per l’appalto dei rifiuti vinta da Ecorosss che rischia di far attenzionare il Comune dall’anticorruzione, i due finanziamenti revocati con richiesta di restituzione delle somme erogate da parte della Regione, che rischiano di far crollare i già traballanti conti dell’amministrazione, eccetera eccetera… 

La verità politica ci riferisce di una maggioranza di Forza Italia, con un rappresentante di Paragone in imbarazzo in aggiunta, Vena, politico più anziano da più di 25 anni in Consiglio, che si oppone ad una altra maggioranza di Fratelli d’Italia a cui va in soccorso un pezzo del Pd…

Una ipocrisia politica, uno sfregio alle istituzioni e ai cittadini, da parte di amministratori che non hanno il coraggio nemmeno di dire ai cittadini la loro verità perché politicamente si ricattano a vicenda. 

Una Mendicino stanca di questo pressapochismo, di questa incompetenza, di questo egoismo personale, e di una politica che ha massacrato il territorio, con personaggi che hanno diviso le persone con i loro odi. Una popolazione massacrata, umiliata, senza servizi, senza futuro, che si vede consegnata da questi nani politici alla politica regionale e a lobby economiche per completare lo sfascio e la svendita di quel poco che è sopravvisauto alla loro furia distruttrice

Luciano Luciani Idee per Mendicino