“Lo Stretto non si tocca”. Anche Nettuno è arrabbiato, il corteo dei No Ponte

«Lo Stretto non si tocca» si legge nel grande striscione che apre il corteo dei No Ponte che sta attraversando Messina. Una marea umana di bandiere e cartelli colorati sfilano contro la realizzazione dell’opera. In tanti hanno anche rispolverato la maglietta No Ponte, la Tshirt che ha accompagnato tante manifestazioni e le bandiere. Tantissime le associazioni ambientaliste, ma anche sigle sindacali e persone comuni, famiglie, studenti, pensionati arrivati dalla Sicilia e dalla Calabria.

Tra le bandiere c’è anche l’opera di Stefano Reolon, un artista di Padova che ha dipinto su un lenzuolo un Nettuno arrabbiato. La tela è stata realizzata in estate in occasione di una sua visita a Cannitello e donata al WWF della Provincia di Reggio affinchè la utilizzasse per il corteo. Tanti i cartelli contro Salvini. 

Al corteo anche Renato Accorinti, ex sindaco di Messina, storico attivista no ponte che ha sfilato insieme a padre Alex Zanotelli e l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano. «Sono contro il ponte perchè ci sono altre priorità in questo Paese, parlo del sud dove si vuole costruire un ponte per 15 miliardi ma dove non ci sono ferrovie che funzianano, strade e autostrade, basterebbe vedere il treno che arriva a Reggio Calabria da Taranto un disastro, questi soldi sono da spendere per la gente non per progetti faraonici» ha detto padre Zanotelli. «La mia presenza è un piccolo contributo ad una grande causa, si distrugge uno dei siti più belli del Mediterraneo, realizzando un’opera pubblica che non serve a niente», ha aggiunto Lucano.