Longobucco. E il sindaco Pirillo suona sempre due volte

LONGOBUCCO. E IL SINDACO PIRILLO SUONA SEMPRE DUE VOLTE

Eh già, come il famoso postino di James Cain, anche il Dott. Pirillo suona sempre 2 volte alle porte dei longobucchesi e non solo. La prima, come eterno candidato per ogni e qualsiasi elezione; la seconda, come medico fiscale Inps, addetto alle visite di controllo domiciliare. Efficientissimo e su entrambi i turni previsti, si presenta a ogni ora benevolmente a casa.

È sempre stato così e così sarà sempre. Una situazione che fa comodo a tutti, ma proprio a tutti, a destra e a sinistra, in alto e in basso.

Nessuno ha il coraggio politico e la voglia di interrompere questa catena di Sant’Antonio.

E infatti, candidatosi per la prima volta nel 1980, al Comune è stato con Ioele e con De Simone, con De Simone e con Stasi; alla Provincia con il Patto dei Democratici di Eugenio Madeo, con i Socialisti di Mancini e anche con il Pd di Adamo e Oliverio; alla Regione prima contro Bevacqua e poi con Bevacqua; ai tempi di Caputo, a Rossano, si vantava di avere 2 consiglieri di maggioranza, e a Caloveto si è candidato addirittura contro il cugino. Con il Pd e contro il Pd. Ora, 2023 e dopo 43 anni, ha trovato ospitalità presso la Lega di Antonio Russo da Crosia, anche se non gli dispiace Renzi. Sempre presente e sempre con la “rizzetta” in mano, come dicono i longobucchesi. Il compianto e simpaticissimo sindaco Ioele si divertiva a suggerire che gli mancava solo l’elezione del proprio condominio.

Nessuna accortezza. Eppure, dovrebbe essere prevista qualche incompatibilità/esclusione territoriale. Ma nessuno ci fa caso.

Longobucco è il paese delle banane, ormai. E fosse solo il sindaco!

C’è un Presidente del Consiglio comunale che scorrazza di giorno e di notte e in ogni luogo, appassionato di pose fotografiche, e Calabria Verde tace. L’Assessore ai lavori pubblici benignamente si fa vedere in paese ogni settimana, con autista e macchina aziendale a seguito e, sempre, Calabria Verde sta a guardare.

Il Generalissimo Graziano governa e Robertino Occhiuto osserva; Mimmo Chiù Chiù non pervenuto.

Il sindaco Pirillo compirà 70 anni l’anno prossimo, ma i longobucchesi non si fidano. Solo l’Inps potrà salvare la cittadina silana.