Longobucco, oggi alle 17 i funerali di Salvatore e Serafino: fuori pericolo gli altri operai feriti

Longobucco è ancora piegata in due dal dolore e dalla profonda commozione per la tragedia della strada di martedì pomeriggio costata la vita a due operai che stavano tornando a casa dopo aver lavorato in un cantiere edile a Cosenza. Erano in sei su quell’auto, tutti di Longobucco, ed erano universalmente stimati come persone perbene e lavoratori seri, ormai con una certa esperienza. Per Serafino Curcio, 53 anni e per Salvatore Perri, di 48, non c’è stato niente da fare: Salvatore è morto sul colpo, subito dopo il tragico volo nella scarpata della Fossiata, Serafino appena arrivato all’ospedale di Cosenza con l’elisoccorso nonostante i disperati tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118. Una tragedia incredibile, che ha scosso profondamente tutta la comunità longobucchese. Ieri è stata proclamata una giornata di lutto cittadino e il sindaco ha sospeso e annullato tutte le manifestazioni estive in programma nel paese. I funerali di Salvatore e Serafino saranno celebrati oggi pomeriggio alle ore 17 nella Chiesa Matrice. 

L’unica buona notizia che possiamo dare oggi è che gli altri quattro feriti sono tutti fuori pericolo. Francesco Simari e Agostino Perri sono stati dimessi dall’ospedale e sono tornati a casa mentre Giuseppe Capristo e Serafino Perri sono ancora all’Annunziata ma ormai il peggio è passato. C’erano serie preoccupazioni per le condizioni di Giuseppe, che erano sembrate molto critiche dopo il tragico impatto ma per fortuna l’impegno dei medici e la buona sorte gli hanno salvato la vita.

FOTO GAZZETTA DEL SUD

Il dramma della famiglia Perri, in particolare, ha commosso profondamente tutta Longobucco. In quella maledetta macchina c’erano a bordo tre fratelli: alla guida dell’auto c’era Agostino mentre Salvatore e Serafino Curcio stavano seduti nei sedili posteriori, insieme a Giuseppe e a Serafino Perri, e purtroppo sono stati quelli che hanno avuto la peggio nel tragico volo dentro la scarpata. La dinamica dell’incidente non ha altra spiegazione se non quella della tragica fatalità. L’auto, una Turan Volkswagen che somiglia molto alla Fiat Multipla, dopo avere sbandato in un rettilineo, è andata ad impattare violentemente contro l’unico pino presente nella zona; l’impatto ha avuto l’effetto di far ribaltare la vettura, che a quel punto senza più controllo, è precipitata nel canalone profondo due metri. Un incidente terribile, forse anche irripetibile per l’incredibile dinamica che l’ha determinato. Adesso i longobucchesi dovranno essere forti e bravi nel far superare ai quattro sopravvissuti il trauma di quel maledetto pomeriggio ma si tratta di gente generosa e di cuore e siamo sicuri che ci riusciranno. Nel ricordo indelebile del sacrificio di Salvatore e Serafino, due operai seri e perbene, alle cui famiglie vanno ancora le condoglianze più sentite di Iacchite’.