Longobucco, strada Sila-Mare crollata: la procura di Castrovillari apre inchiesta. Oltre alla Regione coinvolta anche l’Anas

La Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari ha aperto un fascicolo al fine di risalire alle gravissime responsabilità circa il crollo di un viadotto ieri pomeriggio sulla strada Sila-Mare nel territorio di Longobucco tra il bivio di Ortiano e quello di Destro/Manco. Secondo quanto emerge, l’inclinazione di un pilone ha provocato il cedimento della campata a tal punto da determinare il crollo di una parte del viadotto della Longobucco-mare, da oltre trent’anni cantierizzata e mai completamente consegnata. Il viadotto crollato era stato costruito nel 2014 così come parte della strada, la cui progettazione risale agli anni ’70.

La magistratura ha posto sotto sequestro l’intera arteria e quindi da oggi per gli abitanti della Valle del Trionto diventa problematico raggiungere le zone di mare. Le altre arterie della zona, risultano, infatti, vetuste e con gravi problemi di percorribilità. L’amministrazione comunale ha disposto una unità di crisi presso la sede municipale dove si segue l’evolversi della situazione alla presenza del sindaco, amministratori e consiglieri comunali, carabinieri e dirigenti Anas. Il sindaco Giuseppe Petrone ha diffuso un comunicato: «La strada Sila-Mare, per gli ultimi eventi disastrosi che già conoscete, nel tratto che va da Ortiano a Manco è chiusa. Si esorta la cittadinanza alla massima attenzione al verificarsi di possibili frane e smottamenti». Tutte le scuole di ordine e grado sono rimaste chiuse. Allertati la Protezione Civile e Anas. Tra la popolazione serpeggia rabbia e stupore per quello che è accaduto, perché allontana il sogno del completamento di un’arteria che da trent’anni aspetta di essere completata. Tutto ciò allontana anche la possibilità del nuovo collegamento con il tratto fino al ponte di Caloveto i cui lavori sono in fase di ultimazione.

Non serve essere profeti e nemmeno scienziati per risalire alle colpe. Basta tornare indietro all’anno 2014, vale a dire all’anno in cui questo tratto di strada era stato aperto al traffico dalla Regione Calabria. E non serve neanche un “eroe” per ricordare che all’epoca alla Regione Calabria ci sguazzava Peppe Scopelliti, detto Peppe Dj, e la sua banda di traffichini del centrodestra con a capo Pino Gentile, della famiglia dei Cinghiali di Cosenza, nella qualità di assessore ai Lavori Pubblici.

All’epoca, considerato che sulla statale 177 permaneva un divieto di transito dalle ore 19 alle ore 7, la Regione Calabria affidò la gestione all’ANAS del tratto Longobucco-Ortiano per il quale la stessa Società rendeva noto di avere richiesto ed ottenuto interventi tecnici migliorativi al progetto. Contemporaneamente era stata ravvisata la necessità che fosse completato il II° stralcio-IV° lotto – Bivio Ortiano/Ponte del Manco, nei pressi del quale si stava realizzando un palazzetto dello sport.

Il viadotto interessato dal crollo, dunque, era stato aperto al traffico dalla Regione Calabria tra il 2014 e il 2015 e l’Anas ne aveva acquisito la gestione nel 2019.

Quasi superfluo aggiungere che di tali lavori e della procedura di affidamento all’Anas si sono perse le tracce (ed è davvero assurdo che possa accadere ma ahinoi siamo in Italia…) e con tutta probabilità anche le carte ma tutti i cittadini devono sapere che la responsabilità del clamoroso crollo di ieri ricade tutta sulle spalle di Pino Gentile e Peppe Scopelliti per la Regione Calabria e dell’Anas, che ha fatto costruire quel ponte con la cartapesta. Sappiamo bene che nessuno pagherà ma almeno li sputtaniamo.