L’OSPEDALE DI COSENZA INVASO DAI RIFIUTI
Oggi ho avuto modo di vedere su La7 un programma che parlava dell’ospedale di Cosenza invaso dai rifiuti. Ho visto un servizio di reportage, dove si vedevano le aree limitrofe ai padiglioni dei vari reparti pieni di rifiuti, che mi ha fatto vergognare di essere cosentino e calabrese.
Poi, vi è stato un intervento del direttore di “Libero” Vittorio Feltri, il quale forse con un certo sproloquio e accenti gravi, che rientrano nel suo stile, ha esposto delle argomentazioni che a mio avviso, pur con rammarico, hanno centrato il segno.
Come calabrese e cosentino, forse dovrei risentirmi, ma come libero pensatore, non posso che condividere la disamina fatta da Feltri e i giudizi espressi sulla classe dirigente calabrese.
Ha attaccato apertamente la Regione Calabria, non capace di governare adeguatamente e che spreca le risorse disponibili al pari della regione Lombardia dove invece le cose funzionano perfettamente.
Ritengo corretto ciò che ha detto, e cioè che spetta a noi calabresi risolvere queste “problematiche” e non lamentarsi sempre dello stato centrale che diviene a volte il “capro espiatorio” delle nostre manchevolezze.
E’ sotto gli occhi di tutti noi come vanno le cose qui: nepotismo, raccomandati, appartenenze politiche, corruzione, stagnazione e chi più ne vuole ne metta, sono i connotati di una realtà che ha portato la nostra regione e le nostre città a questo punto.
L’unica cosa che debbo obiettare a Feltri è che il nostro ospedale di Cosenza ha tanti ottimi medici e paramedici che si danno da fare in una realtà alquanto poco gratificante, quasi da terzo mondo, per cui diviene, da parte dei cittadini, spontaneo rivolgersi altrove, quando si tratta di curare delle patologie serie che richiedono una immediata diagnosi e cure specifiche.
Purtroppo, la colpa è sempre della nostra classe politica che in tutti questi anni ha depauperato la nostra sanità, mettendo ai posti di comando solo le persone che rispondevano ai loro criteri di clientelismo e malaffare.
Questi nostri politici, che hanno in questi anni contribuito al decadimento della nostra sanità, già di per sé sofferente per colpa di una mentalità che si protrae nel tempo, ancora oggi si arrogano il diritto di intervenire pubblicamente, a volte lanciando accuse di inefficienza non si sa a chi, visto che i comprimari di questa situazione sono solo loro che da tempo calcano la scena politica locale e regionale.
e. g.