Lsu, Lpu e forestali dopo la protesta: “Il Pd calabrese vuole infinocchiarci: o con Renzi o con noi”

Questa mattina una folta rappresentanza di lavoratori Lsu, Lpu e forestali, insieme ai sindacati, ha protestato contro la legge di stabilità lungo le strade di Quattromiglia.

“Una legge che – hanno dichiarato i partecipanti alla protesta – dimentica i diritti degli Lsu e soprattutto dimentica il Mezzogiorno.”

Di ritorno dalla mobilitazione ecco cosa scrive Saverio di Rifondazione Comunista:

“Continua la mobilitazione del sindacato, ma le notizie non sono molto confortanti per i lavoratori. Hanno ottenuto la “promessa” per i fondi necessari per i forestali e lsu/lpu da inserire nella legge di stabilità.

Tutto questo è vergognoso, la legge di stabilità in discussione alla Camera dei Deputati è un inno al neoliberismo. Generosa verso le classi alte a cui destina una gran quantità di risorse, mentre accelera la distruzione di ogni comparto e funzione pubblica con l’eccezione della spesa militare, favorisce l’evasione fiscale, e non dà che qualche mancia per la condizione di disagio sociale dei più deboli. Peggio ancora per quanto riguarda le risorse della Calabria, infatti, se la legge dovesse rimanere questa si tratterebbe dell’ennesimo massacro con conseguenze disastrose sul piano economico e sociale.

Mentre si prevedono 831 milioni di sgravi contributivi per le assunzioni o le trasformazioni di contratti preesistenti nel contratto a tutele crescenti, non c’è traccia dei 30 mln sulla forestazione e delle risorse per il 2016 per la contrattualizzazione degli LSU e LPU.

Tutto questo non è accettabile. Il governo Renzi va mandato a casa, un governo che sta facendo quello che non era riuscito a fare neppure Berlusconi. Non è accettabile, infine, che i parlamentari calabresi del PD sostengano una legge di Stabilità che penalizza la Calabria e i lavoratori e che infinocchiano i lavoratori con qualche promessa.
O si sta con Renzi o con i lavoratori.

Saverio J Bianco