Luminarie cosentine: fuori Cucunato dentro Converso, e la Manzini s’incazza!

Morto un Cucunato se ne fa un altro (amministrativamente parlando, 8 e 9 fora maluacchiu ppe 150 anni i bona saluti) .

E Occhiuto non ha perso tempo. Il bisogno è tanto. Come tanta è la necessità di avere un uomo di fiducia nei punti chiave dell’ amministrazione comunale.

Se non c’è chi firma le determine agli amici degli amici il problema diventa serio. Specie se gli amici degli amici avanzanu sordi e favori. Bisogna stare attenti perché non tutti gli amici degli amici sono persone “civili”, tra di loro c’è anche chi è capace di incazzarsi e di fare guai.

Un problema per Occhiuto appena rieletto da affrontare subito: sostituire l’architetto Cucunato (nominato dal cazzaro come dirigente esterno), altrimenti detto firmatutto, con qualcuno servile, ubbidiente, e che non fa domande, allo stesso modo del perduto amico. Ed infatti, Occhiuto che una ve ne dice e cento ara mmucciuna vinni fa, la prima determina che ordina di fare è quella della nomina a dirigente esterno del Settore “ufficio del Piano”, l’ingegnere Francesco Converso. Il settore dove gira la guagna. Dove si fanno gli affidamenti diretti a più non posso.

Domenico Cucunato
Domenico Cucunato

L’atto di nomina porta la data dell’8 luglio del 2016. La richiesta ovviamente la fa motivare dal suo grande amico, il supermegalattico dirigente uno e trino Ugo Dattis, oggi felicemente in pensione. Che nell’atto di nomina risulta il proponente.

Dattis è quello dei premi produttività di 50.000 euro all’anno, oltre allo stipendio di 100.000 euro all’anno, che si è assegnato da solo. Ugo Dattis, quello che va in giro sempre con quella camicia a quadretti marrone, l’ impermeabile beige degli anni 70 e le polacchine usurate da 20 anni di cammino e ccuri lazzi rutti.

Quello che se lo vedi para nu piddrizzuni e non diresti mai che è uno che guadagna 10.000 euro al mese. Quello che quando lo vedi ti viene da dirgli: e cumpratilla na cammisa e nu paru i scarpi nove! Ecchiccosè, addui ti lè purtà tutti si sordi?

dattisDattis motiva la necessità di assumere un professionista del calibro dell’ingegnere Converso perchè c’è carenza di personale. La solita scusa. Il Comune con più assunti d’Italia ha carenza di organico! Suona un po’ come una presa per i fondelli. Ma tant’è.

Ma chi è l’ingegnere Francesco Converso? Un serio professionista scelto tra tanti per il suo curriculum? Un ingegnere con una specializzazione particolare che solo lui ha? No! Francesco Converso è uno dei tanti che avanza sordi da Occhiuto.

Infatti basta scorrere il suo curriculum vitae per capire che di fatto è stato un dipendente del fallito studio di architettura di Occhiuto, il famigerato mOa architetture srl. Una collaborazione “professionale” che parte dal 2007.

Francesco Converso
Francesco Converso

Converso è una specie di ragazzo di bottega di Occhiuto. Infatti gli sbriga tutte le mmasciate. Ma poverino, come tanti altri che hanno avuto la sfortuna di lavorare con Occhiuto, anche lui è stato vrusciatu.

E allora Occhiuto, che conosce le sue doti servili e remissive,  ha deciso di dare una chance anche a lui, che già gli fa da prestanome in altri pseudo progetti in Kazakhstan, dicendogli quello che ha detto a tutti: vuoi recuperare i tuoi soldi Convè? Bene.

Io ti faccio assumere al Comune e tu, oltre a prenderti lo stipendio senza fare niente, se fai come ti dico io, ti faccio “sgobbare” anche tanto altro. Ma devi fare quello che ti dico io. E soprattutto firmare quello che ti dico io, come faceva Cucunato. A cominciare dalla vera patata bollente: la determina delle luminarie.

med Converso, di fronte a tutto questo, ovviamente ha accettato. E si è prestato a firmare la famigerata delibera delle luminarie alla MedLabor. Un’operazione che serve ad Occhiuto per far passare il concetto che è normale fare così e che Potestio si è comportato come tutti. Ma che è valsa a Converso già una convocazione in procura.

Infatti Converso ieri è stato interrogatorio dalla Manzini per spiegare alcune forti anomalie nell’assegnazione dei lavori delle luminarie alla ditta MedLabor. Del resto, l’ingegnere Converso, conoscendo il modus operandi del suo padrone, non poteva aspettarsi che questo. E lui ha firmato con consapevolezza, seppur con l’attenuante di si ricoglia i sordi c’avanza, quella determina sapendo della sua palese irregolarità.

Ha accettato il rischio e mo’ si frica. Perché il trucchetto di Occhiuto di rendere normale le sue gravi e palesi irregolarità amministrative, attraverso la “reiterazioni dell’atto”, mi sa che è andato a farsi benedire. Tant’è che la Manzini non solo ha sequestrato le carte di questo appalto spezzatino ma ha torchiato anche il Converso.

Pare che la Manzini, rassegnata all’insabbiamento delle inchieste su Potestio, Cucunato e Pecoraro, a questo ennesimo sberleffo di Occhiuto si sia risentita e abbia detto.

“Ma chi si crede di essere questo Occhiuto che si permette di sbattermi in faccia questo ennesimo atto illegale pensando di poterlo farlo senza che io dica niente? E mo’ basta! La misura caro Occhiuto è colma. Se prima mi ero rassegnata ad insabbiare tutto per far un piacere al mio capo Spagnuolo per via della storia dell’assunzione da parte tua di suo nipote, ora non ci sto più. Farmela così avanti avanti, non è accettabile. Non posso passare per lo zimbello del Tribunale. Questo è troppo! Ora vado avanti come un treno e se qualcuno prova a fermarmi chiamo quelli di Iacchite’ e gli racconto tutto!”.

Brava Marisa, è così che si parla!

GdD