A Luzzi l’esito del voto è il seguente: il PD “mascherato” batte il PD “ufficiale” perché da queste parti – come in tanti altri comuni d’Italia – il potere è così incontrastato che riesce anche a farsi la guerra da solo. Tanto, alla fine, vince sempre.
Ha vinto quello che avevamo descritto come il più impresentabile di tutti ovvero Umberto Federico, che gioca a fare il figlio del popolo, ma niente altro è che uno dei più stretti collaboratori nonché compare di Nicola Adamo-Capu i liuni. Basta la parola!
Federico ha tenuto rapporti cordiali anche con Guccione-bretellone ma in questi ultimi mesi la sua stella polare è l’assessore regionale Musmanno (arrassusia!), uomo di Capu i liuni e Madame Fifì, che lo hanno catapultato nella giunta di Palla Palla per curare i loro soliti affari. Come se non bastasse, il Nostro ha combinato parecchi casini anche per i posti di lavoro alla Gias. E a Luzzi questo evidentemente è bastato per incoronarlo sindaco.
Il grande sconfitto è Andrea Guccione, rappresentante del PD ufficiale, già abbondantemente conosciuto per le sue vicende relative all’appalto per il «servizio di pulizia delle aree interne, esterne e delle strutture ricettive» dell’Università della Calabria, che sono quantomeno discutibili. E per il suo servilismo agli uomini del partito che gli hanno permesso di papparsi due milioni di euro per pulire l’Unical. E per giunta segnalandosi costantemente per i ritardi nei pagamenti dei lavoratori della sua ditta, la famosa Segi. E questo evidentemente alla fine gli è risultato “fatale”.
Il M5S, che candidava Michele Federico, ha preso un consigliere e non esce con le ossa rotte da questa competizione, tutt’altro. Probabilmente c’è ancora qualcuno, all’interno dei grillini, che è troppo legato ai magnaccioni che si contendono il potere ma la speranza è che questi soggetti, sostenitori del più impresentabile dei grillini ovvero Nicola Morra, possano sparire al più presto accasandosi dove stanno meglio.