Ma il depuratore di Coda di Volpe funziona o no? Grave rischio inquinamento

Il Movimento Cinque Stelle di Rende ha rotto gli indugi ed ha aperto il “fuoco” sulla vergognosa gestione targata Maximiliano Granata del Consorzio Valle Crati.

Il consigliere comunale Domenico Miceli ha analizzato a fondo, in una lunga interrogazione presentata al sindaco Manna, tutte le assurdità che Granata vorrebbe far passare per vere. Ce n’è quasi per un romanzo a puntate e in ogni caso vale la pena soffermarsi sui punti più preoccupanti dell’interrogazione.

Miceli, in particolare, ha chiesto se il depuratore di Coda di Volpe è effettivamente funzionante, visto che nell’ambito del progetto denominato “Punto Zero Acqua” del Movimento 5 Stelle Europa sono state analizzate le acque a valle del depuratore consortile trovando un valore di antiparassitari totali accertato che risulta essere 10 volte superiore al limite di legge.

  •  A gennaio 2016, nell’ambito del progetto denominato “Punto Zero Acqua” del Movimento 5 Stelle Europa, sono state effettuate analisi di campioni di acqua fluviale, marina e di falda in siti ritenuti a rischio nella nostra regione. Le analisi sono state condotte da un laboratorio di prova affermato per competenze nel campo delle analisi ambientali quale il “Centro Analisi Biochimiche SAS” di Rizziconi (RC) del dott. Carmine Ventre che dispone di accreditamento ACCREDIA, unico organismo nazionale autorizzato dallo Stato italiano a svolgere attività di accreditamento.
  •   Uno dei siti monitorati è stato proprio il fiume Crati immediatamente a valle del depuratore consortile di Rende. Dalla determinazione dei parametri richiesti, il campione di acqua fluviale risulta NON CONFORME al D.Lgs 152/2006 e s.m.i.
    10.170 ppb (± 1.147) è il valore di antiparassitari totali accertato che risulta essere 10 volte superiore al limite di legge stabilito in 1 ppb.
  • Il 2-Phenylphenol è la sostanza che maggiormente contribuisce al dato su riportato con 9.218 ppb (± 1.056), insieme al Bromacil per il quale è stata determinata una concentrazione di 0.302 ppb (± 0.058) e al Piperonyl Butoxide con una concentrazione di 0.567 ppb (± 0.099).
  • Il 2-phenylphenol è un fungicida utilizzato nella disinfezione delle superfici in ospedali, fattorie, lavanderie ed impianti di trasformazione alimentare; in agricoltura è utilizzato prevalentemente in seguito alle attività successive al raccolto in solo quattro Stati Europei, non è più consentito il suo impiego come additivo alimentare. Può causare irritazione della pelle ed irritazione severa degli occhi con possibili danni oculari.
  • Il Bromacil è un erbicida ad ampio spettro che interferisce con la fotosintesi della pianta penetrando attraverso le radici, fa parte della famiglia dei composti chiamati uracil-sostituiti. Il Piperonyl Butoxide (PBO) fa parte della formulazione di alcuni pesticidi per la sua azione sinergizzante essendo inibitore degli enzimi citocromo P450-dipendenti; intossicazioni acute di PBO possono causare bassa tossicità acuta per ingestione orale, inalazione ed assorbimento epidermico.
  • Gravissimi dubbi sono stati espressi, a più riprese, dal Comune di Montalto Uffugo, in merito all’effettivo funzionamento del depuratore consortile di Coda di Volpe, e più specificatamente sulla rottura della briglia sul torrente Settimo, briglia che consente l’adduzione dei reflui di Montalto Uffugo al depuratore. I reflui di Montalto, di pertinenza del Consorzio, sembra che vengano scaricati direttamente nel Crati.

Ce ne sarebbe abbastanza per indurre il fatidico chi di competenza ad intervenire al più presto.