Maladepurazione a San Nicola Arcella: tutte le accuse a Barbara Mele e quei 3.000 euro che la inchiodano

Giuseppe Maurizio Arieta, responsabile del Servizio Lavori Pubblici del Comune di San Nicola Arcella, Pasqualino De Summa, il re della maladepurazione dell’Alto Tirreno Cosentino, Enzo Ritondale, titolare di una ditta “affiliata” a De Summa e il sindaco di San Nicola Arcella Barbara Mele sono i protagonisti di un gran pasticcio che è costato lo sputtanamento alla gentile signora, spedita all’obbligo di firma dal procuratore Bruni per i suoi traffici truffaldini.

“La condotta collusiva – si legge nell’ordinanza – consiste nell’emanazione della deliberazione della giunta comunale n. 83 dell’8-10-2019 a firma del sindaco proponente Barbara Mele avente ad oggetto l’approvazione del progetto definitivo/esecutivo dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza di impianti su aree di proprietà comunale che ricomprendeva anche i lavori di sostituzione di una condotta idrica in via del Telegrafo nel Comune di San Nicola Arcella. Deliberazione da cui scaturiva la determinazione n. 90 del 25-10-2019 a firma del responsabile del Servizio Lavori Pubblici Arieta, con la quale venivano affidati alla Edil Costruzioni di Enzo Ritondale i lavori di adeguamento e messa in sicurezza… che erano stati già oggetto di lavori nei mesi precedenti a ottobre 2019 e segnatamente in data 13/14 agosto 2019. Lavori eseguiti non già dalla Edil Csstruzioni bensì da De Summa…

“La condotta fraudolenta consiste nel fatto che la deliberazione della giunta comunale dell’8 ottobre 2019 a firma del sindaco proponente Barbara Mele dava atto che approvava il progetto definitivo/esecutivo composto tra l’altro dalla relazione tecnica e che i lavori “dovranno” iniziare entro la data del 31-10-2019 mentre la determinazione n. 90 del 25-10-2019 a firma di Arieta… statuiva che “è nella volontà dell’amministrazione comunale di procedere ai lavori di adeguamento e messa in sicurezza di impianti su aree di proprietà comunale così come rappresentato nella relazione tecnica progettuale (relazione tecnica che ricomprendeva anche i lavori di sostituzione di una condotta idrica in via del telegrafo del Comune di San Nicola Arcella già eseguiti…).

Ed invero, nel mese di agosto del 2019 la ditta De Summa Srl effettuava in via del Telegrafo lavori di ripristino di una condotta idrica in assenza di qualsivoglia procedura, e dunque sulla base di un incarico fuori da ogni canale di acquisto riservato ad una Stazione appaltante.

L’ente locale, di conseguenza, non aveva potuto procedere al pagamento delle spettanze al De Summa per i lavori effettuati, per cui decideva di indire a posteriori una procedura negoziata, non in ratifica dei lavori già assegnati… Dagli esiti delle indagini svolte, emergeva che l’operatore economico individuato, ovvero la Edil Costruzioni di Ritondale, era collegato e in accordo con De Summa ovvero l’imprenditore “già prescelto” nell’inviare l’offerta economica al Comune e che avrebbe pagato al De Summa i lavori già da questi effettuati, al momento del conseguimento del suo compenso.

Che i lavori di sostituzione di una condotta idrica in via del Telegrafo di San Nicola Arcella, affidati formalmente alla Edil Costruzioni di Enzo Ritondale, in quanto ricompresi nei lavori di adeguamento e messa in sicurezza di impianti su aree di proprietà comunale, erano già stati oggetto di lavori nei mesi precedenti, ed eseguiti non già dalla Edil Costruzioni bensì dalla De Summa Srl, gli inquirenti lo appurano dalle intercettazioni. 

I fatti in esame risalgono al 28-10-2019, data in cui veniva predisposto il verbale di iniziale consegna dei lavori a Ritondale da parte di Arieta e di Vincenzo Cristofaro, direttore dei lavori, allorquando veniva captata una conversazione telefonica tra Pasqualino De Summa ed Enzo Ritondale, in cui quest’ultimo affermava di avere preparato quella stessa mattina dei documenti e di averli consegnati.

De Summa, in ragione di quanto appreso, chiedeva al suo interlocutore se avesse parlato con l’ingegnere Arieta e soprattutto “se abbiano fatto tutto”. Ritondale, dal canto suo, rispondeva di aver riferito ad Arieta quanto precedentemente concordato con De Summa. Con riguardo ad una possibile autorizzazione al subappalto, Enzo Ritondale precisava che l’ingegnere Arieta, in un primo momento, avrebbe chiesto se fosse stato proprio necessario il subappalto richiesto e successivamente lo stesso avrebbe aggiunto che “questi sono accordi che hanno già preso tra di loro (De Summa e Ritondale) e quindi è inutile che lo dicano a lui”.

Udito ciò, Pasqualino De Summa si mostrava disponibile a risolvere la questione con l’amico, senza far predisporre un subappalto. In particolare, discutevano su come risolvere la questione attraverso l’emissione di un’apposta fattura, da parte di De Summa nei confronti del Ritondale al fine di ottenere il compenso economico dovutogli dal Comune per lavori effettuati dal primo e già eseguiti. Ritenuta da entrambi la migliore soluzione alla questione, Ritondale informava l’amico De Summa di avergli mandato il computo metrico dei lavori per verificare l’effettiva corrispondenza dei materiali dallo stesso già utilizzati.

In merito a quest’ultimo punto De Summa commentava di non essere a conoscenza “se nel computo metrico ci hanno messo tutto…” E ribadiva che Ritondale, ottenuto il saldo per i lavori, dovrà corrispondergli quanto indicato nel computo metrico mentre, in caso di mancata corrispondenza tra quanto elaborato dal Comune e quanto effettivamente stimato dall’imprenditore per l’esecuzione dei lavori, si sarebbe recato personalmente al Comune di San Nicola Arcella per dirimere la questione.

Dalle intercettazioni, emergeva altresì che Pasqualino De Summa, sulla base degli importi riferiti dal Ritondale, evidenziava che “mancheranno almeno tremila euro” e che ” questi si sono fatti lo sconto da soli” e affermava che il computo metrico era stato redatto in un secondo tempo dopo che aveva già eseguito i lavori, oggetto di successivo appalto a Ritondale, e che il Comune non aveva tenuto conto dei materiali dallo stesso già impiegati.

Il 28-11-2019 Ritondale contattava De Summa per informarlo di avere ricevuto una telefonata da parte dell’ingegnere Mariagrazia Melega, colei che materialmente aveva redatto il computo metrico relativo all’appalto, nella quale l’imprenditore avrebbe riferito alla sua interlocutrice che i lavori oggetto dell’appalto erano stati ultimati e pertanto a breve sarebbe stata emessa regolare fattura per incassare quanto dovuto. L’ingegnere Melega avrebbe obiettato che i lavori di fatto non erano stati terminati in quanto non era stata ancora interrata una tubazione.

L’ingegnere Melega a questo punto manifesta la sua intenzione di discutere della questione con il vicesindaco di San Nicola Arcella Concetta Sangineto, la quale in prima persona starebbe richiedendo al De Summa l’esecuzione dei lavori mancanti. La Melega insisteva sul mancato interramento di alcune tubazioni ma le veniva fatto notare che De Summa non aveva ultimato i lavori a causa della mancata corrispondenza tra quanto riportato nel computo metrico e quanto realmente già realizzato dall’imprenditore, differenza stimata in circa tremila euro. Melega rispondeva che sul punto ne avrebbe discusso col sindaco Barbara Mele.

Alla fine, De Summa prima concorda un sopralluogo con il direttore dei lavori e poi incontra il sindaco Barbara Mele e i suoi collaboratori e ribadisce la richiesta di tremila euro in più rispetto al computo metrico e successivamente si fa riferire le reazioni del primo cittadino alla sua richiesta una volta andato via… Barbara Mele sarebbe andata su tutte le furie a seguito della richiesta di denaro, affermando di essersi sempre messa a disposizione di Pasqualino De Summa per qualsiasi cosa e facendogli fare sempre quello che ha voluto. La stessa Barbara Mele inoltre avrebbe precisato che quando De Summa aveva eseguito i lavori di riparazione alle sonde, il Comune di San Nicola Arcella non aveva mai effettivamente verificato la corretta esecuzione dei lavori.

Al riguardo giova precisare che dalle intercettazioni emerge come Barbara Mele era consapevole che Pasqualino De Summa avesse svolto parte dei lavori oggetto della procedura deliberata dal Comune di San Nicola Arcella con l’emanazione della delibera dell’8-10-2019 proprio a firma del sindaco proponente che riguardava lavori già effettuati dalla De Summa Srl e non dalla Edil Costruzioni alla quale erano stati affidati.

Dalle intercettazioni inoltre emergeva che Barbara Mele, nel momento in cui il De Summa era andato presso la casa comunale a richiedere il pagamento delle somme a lui spettanti – tenuto conto dei lavori dallo stesso eseguiti e non ricompresi nel computo metrico di quelli affidati a Ritondale – si era risentita con l’imprenditore, non perché veniva a conoscenza che il predetto avesse già svolto dei lavori che gli erano stati affidati al di fuori di qualsiasi procedura, ma perché reclamava circa tremila euro in più rispetto al valore dei lavori indicati nel computo metrico predisposto per i lavori da svolgere da parte di Ritondale. Ne consegue che se non sia stato direttamente il sindaco, nel mese di agosto 2019, a commissionare i lavori al De Summa, di certo il primo cittadino ne aveva preso atto e comunque aveva siglato lei l’emanazione della delibera della giunta comunale dell’8-10-2019 con la quale affidava lavori (già fatti…) e non ratificava lavori già svolti come invece la logica avrebbe voluto…

Nel dettaglio: “… è venuto, ha gridato che è sbagliato il computo metrico, che per 3000 euro poi… manco a dire che io mi sono messa a disposizione per qualsiasi cosa e ha fatto quello che voleva… mica controlliamo quello che ripara e quello che effettivamente è verde… quindi ha sempre fatto quello che voleva… mo per una cosa simile…”. 

Inoltre, la consapevolezza della circostanza che i lavori, successivamente affidati, erano stati, in parte, già eseguiti proprio dal De Summa emergeva anche dal fatto che il sindaco Mele verrà indicata come colei che deve dare l’assenso definitivo alla questione economica insorta.

Effettivamente, dagli esiti dell’attività tecnica svolta, emergeva che:

De Summa, dopo aver effettuato un sopralluogo sul posto con il direttore dei lavori Vincenzo Cristofaro, che non era mai andato a visionare i luoghi, per fargli constatare la consistenza delle opere compiute, proponendogli di lasciare lo stato dei luoghi come era e rinunciando alla differenza richiesta, dovrà poi rivolgersi al sindaco per trovare la soluzione al problema.

Il sindaco Mele richiederà – per il tramite dei funzionari del Comune – al Ritondale di ultimare i lavori alla via del Telegrafo, consistenti nell’interramento dei tubi, resosi necessario, dopo l’intervento già posto in essere dal De Summa nel mese di agosto (come tra l’altro verrà richiesto con domanda di accesso agli atti dai consiglieri di minoranza che chiedono di sapere a chi erano stati affidati i lavori e perché dopo mesi i tubi erano ancora scoperti).

Solo a tale condizione ovvero di ultimazione dei lavori in via del Telegrafo, l’amministrazione comunale avrebbe liquidato al Ritondale il compenso indicato sul punto nel computo metrico, in virtù dell’affidamento a lui in corso dei lavori.

I lavori di interramento saranno eseguiti materialmente dal De Summa che li aveva già iniziati nel mese di agosto 2019 per non far gravare i costi sulla ditta di Ritondale, che aveva coinvolto in questa vicenda con l’ente comunale.

De Summa avrebbe conseguito la differenza di tre/quattromila euro a lui spettante, allorquando gli sarebbero state emesse fatture per altri lavori a lui affidati da parte del Comune di San Nicola Arcella, come espressamente disposto dal sindaco Mele. Ed è questa la prova provata che inchioda il sindaco nei suoi traffici per niente limpidi al Comune…