Malvito, “embargo ambulanti”: possono vendere solo il martedì

NON SUCCEDE NEL BURKINA FASO, SUCCEDE NEL SUD ITALIA A MALVITO (CS)!
“EMBARGO AMBULANTI”, A MALVITO POSSONO VENDERE SOLO IL MARTEDì!

Malvito è un Comune facente parte dell’Unione Europea e dello Stato italiano. Il Comune è amministrato dal sindaco Pietro Amatuzzo, noto all’Italia come il Sindaco della “sorgente privata”, quello (per capirci meglio) delle fontanelle e della straordinaria battuta della iena, Michele Cordaro, sull’acqua “fatta in casa” nella terra di Calabria dove quasi tutti in casa fanno il vino.

Il sindaco, questa volta, inciampa nell’emanazione di un’ordinanza che ha dello straordinario nel contesto normativo ed amministrativo europeo e nazionale della libera di circolazione delle merci e nell’esercizio della libertà di iniziativa economica.
Con l’ordinanza sindacale prot. n. 2969 del 11/09/2019 il suddetto Sindaco manda a quel paese anni ed anni di evoluzione normativa in tema di libera concorrenza e di libero mercato!

Nello specifico limita il commercio itinerante nelle aree pubbliche del Comune di Malvito al solo martedì, dalle ore 8 alle ore 17 (punto n. 6 dell’ordinanza), da effettuarsi in silenzio e senza fare pubblicità (“è vietato l’utilizzo di apparecchi di amplificazione sonora volti a pubblicizzare i prodotti”, così il punto n. 8 dell’ordinanza sindacale) e con un po’ di confusione sul tipo di automezzo diviso tra indicazione di quintali e metri (“con automezzi di massa a pieno carico di q.li mt. 4 lineari” punto n. 6 dell’ordinanza).

Nell’ordinanza, per fortuna, manca solo l’instaurazione dei dazi doganali all’ambulante, per il resto è un autentico spregio alla libera concorrenza ed al commercio in forma itinerante.
La stessa ordinanza viene emanata dal Sindaco in assenza di adeguate motivazioni che non siano semplici e generali richiami alla “salvaguardia del centro storico” ed “alla congestione del traffico veicolare e pedonale” (scusate se mi scompiscio ma c’è chi, giustamente, afferma che il paese ed il centro storico siano oggetto di un triste spopolamento), senza alcun richiamo ad eventuali linee generali da indicarsi da parte del Consiglio ed al Regolamento Comunale sul Commercio.

Chiudo con una riflessione: la Padania è un’invenzione, Malvito esiste davvero ed è amministrata, purtroppo, in spregio delle norme che disciplinano la finanza pubblica locale e dal 11/09/2019 anche il commercio e la sua libertà, limitati oltremodo dall’ordinanza qui trattata. Quindi, preoccupiamoci un po’ di più anche di politica locale e non solo di quella nazionale.
E pensare che la Costituzione ed i trattati UE tutelano tutto ciò che a Malvito questa assurda ordinanza pretende di limitare!
Il protezionismo commerciale qualche volta può risultare utile, ma questa ordinanza, di “medioevale tenore”, potrebbe innescare una reazione a catena di misure protezionistiche da parte di altri Comuni della Valle dell’Esaro, con conseguenti effetti di una locale e campanilistica chiusura commerciale nell’era del libero scambio e della libera circolazione delle merci!
Malvito, sempre più un passo indietro!

Fausto Amatuzzo