Mario Tozzi: “Un ponte che unisce due cimiteri non serve a nessuno: viene prima il simbolo o la sicurezza?”

dalla pagina FB di Mario Tozzi

Cosa abbiamo? Un progetto pseudo-definitivo, comunque vecchio (2011), e una valutazione ambientale da rivedere (2016).
Cosa manca? Un dibattito pubblico o una megaconferenza dei servizi perché si ascoltino le esigenze di tutti, prima quella costituzionale che deriva dell’integrazione recente dell’articolo 9 e del 41. E se per certo la ferrovia potrà passare sul ponte.
Qui non si tratta di scienza, la scienza la fanno i geologi che descrivono la situazione sismotettonica e gli ingegneri che si prendono la responsabilità di realizzarlo (a proposito, nessuna opera si può costruire senza una relazione geologica, gli ingegneri, da soli, non bastano). E a quella scienza bisogna attenersi: quel dibattito si tiene all’interno della comunità scientifica, come è giusto.
Qui si tratta di opportunità di destinare 15 miliardi (ora non disponibili) a un’opera la cui utilità è dubbia e il cui impatto è enorme. Un’opera che reggerebbe a 2 scosse ravvicinate di M 7,1 R mentre, in quel caso, Reggio Calabria e Messina sarebbero rase al suolo. Un ponte a unire due cimiteri non serve a nessuno.
Cosa viene prima, il simbolo o la sicurezza?
Siamo sicuri che Michelangelo o Raffaello avrebbero scelto la seconda.