“Massoneria, quella loggia transnazionale è “segreta”. Qual è il ruolo del Goi?”

Dopo la pubblicazione dell’aggiornamento sui rapporti e le movimentazioni fondi tra GOI e Malta è emersa una vicenda riguardante una loggia transnazionale però segreta. Di seguito giunge la seguente lettera da parte di chi ha ricostruito tutte le opacità di questa operazione.

Gentile redazione,

a seguito del vostro interessamento dei rapporti tra la massoneria regolare italiana e Malta, gradiremmo poter far conoscere una vicenda riguardante una loggia transnazionale segreta che opera anche in Calabria e che potrebbe avere dei profili di violazione della legge Anselmi.

Tutto è partito dalla pubblicazione di molti documenti in cui abbiamo dimostrato l’esistenza di una Loggia massonica transnazionale, chiamata Flos Mundi, formalmente facente parte della Sovrana Gran Loggia di Malta (SGLoM), che sposta continuamente il proprio Corpo rituale e la propria Segreteria nel Sud Italia (Palmi e Ragusa), in Svizzera (Lugano) e in paesi dell’Est Europa (Albania, Romania e Repubblica Ceca, etc.) per operare lavori e affiliazioni.

Tutto ciò è piuttosto insolito per una Loggia massonica, perché una Loggia propriamente detta lavora solitamente in una sede determinata (che si chiama “Oriente”, e corrisponde a una città o a un comune) e si sposta molto di rado, oltre a non aprire i propri Lavori in maniera costante all’estero.

Inoltre, dalla documentazione a nostre mani è risultato che questa Loggia ha un piedilista (elenco degli appartenenti) segreto, cioè non comunicato ai suoi stessi affiliati, come ci risulta da un diniego posto dalla sua Segreteria ad una precisa richiesta, adducendo questioni di privacy (una giustificazione assolutamente assurda per chiunque conosca il normale praticato delle Logge massoniche regolari!).

Questa Loggia massonica, nel corso dell’ultimo anno e mezzo, ha iniziato a lavorare ritualmente e amministrativamente in Italia, in templi massonici del Grande Oriente d’Italia, una delle due Obbedienze massoniche regolari italiane.

Noi di Notizie massoniche italiane abbiamo semplicemente posto la domanda, a nostro avviso di interesse nazionale, se questa Loggia massonica transnazionale avesse comunicato, tramite la Gran Segreteria della SGLoM alla rispettiva Gran Segreteria del Grande Oriente d’Italia, la propria intera compagine prima dello svolgimento degli incontri, ben sapendo – peraltro – che questo non era avvenuto.

In pratica, il Grande Oriente d’Italia avrebbe fornito le chiavi di un proprio tempio massonico ad un soggetto formalmente estero, senza accertarsi previamente di chi ne facesse realmente parte.

Ma non è tutto: perché in realtà questa Loggia Flos Mundi, come abbiamo potuto appurare dalle nostre informazioni, è costituita per il 99% da cittadini italiani, in prevalenza calabresi, siciliani e sardi, alcuni dei quali allontanati dall’altra Obbedienza massonica regolare italiana, la Gran Loggia Regolare d’Italia, oppure i cui nomi sono stati accostati, in passato, ad operazioni anti-‘ndrangheta, come quella denominata “Saggezza”, del 2012, che trattò dell’OPA dei Clan ‘ndranghetista sulle Logge massoniche della Locride (come ancora risulta da parecchi articoli reperibili on-line).

Se il Grande Oriente d’Italia, come abbiamo fondati motivi di ritenere, ha permesso la riunione di una Loggia coperta in un proprio tempio massonico, con un comportamento omissivo avrebbe violato l’articolo 18 della Costituzione, nel punto in cui esso vieta le organizzazioni segrete, e violato potenzialmente anche la Legge Spadolini-Anselmi sulla costituzione di Logge coperte, a seguito dello scandalo legato alla Loggia massonica P2.

In tutto questo abbiamo volutamente distinto il caso in cui qualche affiliato maltese frequenti una Loggia del Grande Oriente d’Italia munito di regolare good standing (una sorta di passaporto massonico valido per l’incontro), vicissitudine del tutto lecita e normale, dai casi di riunioni convocate dalla stessa Segreteria della Flos Mundi in Italia, operate al di fuori della necessità, per i propri affiliati, di presentare alcun good standing identificativo.

I nostri toni, nei confronti del Gran Maestro maltese Simon Cusens, sono stati invero molto duri, ma riteniamo giustificati da una serie di ulteriori considerazioni che possono essere desunte direttamente dall’inchiesta come sviluppatasi sul nostro Canale Telegram.

Abbiamo chiesto, per il futuro, che dovendosi ripresentare l’occasione di una convocazione della Flos Mundi in un tempio massonico di una delle due Obbedienza italiane regolari (GOI e GLRI), la Gran Segreteria della SGLoM) si attivi per comunicare ad entrambe le Gran Segreterie di queste Obbedienze il proprio intero piedilista, di modo che esse possano verificare che non vi siano presenti soggetti già espulsi, oppure indesiderati, vista anche la particolare situazione geopolitica nell’Est Europa, territorio in cui la Flos Mundi è particolarmente attiva.

Tutto ciò al fine di procedere ad un vaglio ponderato nel rilascio delle necessarie autorizzazioni.

Il Gran Maestro maltese, a fronte di queste nostre ragioni, tese alla salvaguardia della Massoneria nazionale da potenziali pericolose infiltrazioni sia nazionali sia internazionali, ha minacciato querela. Da parte nostra abbiamo cordialmente risposto che, fino a prova contraria, l’Italia non è ancora una colonia di Malta.

In seguito, abbiamo ulteriormente appreso che una delle tre Grandi Massonerie europee, quella Scozzese, a domanda diretta ha dichiarato di non conoscere e non saper nulla a riguardo della Loggia massonica Flos Mundi, la qual cosa getta un alone ancora più misterioso sull’intera vicenda, almeno in attesa che si esprimano su di essa anche le due altre Grandi Massonerie continentali, cioè la Gran Loggia d’Irlanda e la Gran Loggia Unita d’Inghilterra.

Con i più cordiali saluti,

Notizie massoniche italiane