Meloni e la tentazione delle elezioni a settembre da sola o con Forza Italia, ma senza Salvini

di Alberto Maggi

Fonte: Affari Italiani

“Salvini non farà mai cadere il governo, nemmeno se alle Europee scendiamo sotto Forza Italia. Semmai, sarà lei a cacciarci”. Così una fonte ai massimi livelli del Carroccio spiega la strategia del vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture dopo le indiscrezioni su un possibile Papeete-bis dopo le elezioni europee in caso di risultato deludente e inferiore a quello delle Politiche del 2022.

Lo scenario che disegnano, anzi temono, in casa Lega è quello di un possibile successo oltre il 30% di Fratelli d’Italia l’8-9 giugno, trainato anche dalla quasi certa candidatura come capolista in tutta Italia della presidente del Consiglio, per poi salire al Quirinale e chiedere al presidente della Repubblica lo scioglimento delle Camere e il voto politico a settembre. Obiettivo – spiegano fonti leghiste – sarebbe quello di ottenere i pieni poteri, governare da sola o al massimo con Forza Italia – visti gli ottimi rapporti cementati nelle ultime settimane con Antonio Tajani e gli equilibri europei tra Popolari e Conservatori-Riformisti – mollando la Lega a un’inevitabile corsa solitaria (visto anche che in Europa il Carroccio è di fatto isolato per l’alleanza con Marine Le Pen e soprattutto con l’ultra destra tedesca di Afd).

In caso di vittoria, sull’onda dell’entusiasmo delle Europee, Meloni a Palazzo Chigi senza Lega accantonerebbe immediatamente il progetto di legge sull’autonomia differenziata accelerando sull’elezione diretta del presidente del Consiglio. Insomma, fonti leghiste ai massimi livelli consigliano di non inseguire le ipotesi di un Papeete bis, piuttosto di una Meloni pronta ad andare al voto dopo l’estate – da sola o con Forza Italia – ma senza la Lega di Matteo Salvini. E a quel punto anche alle elezioni regionali del 2025 salterebbe il Centrodestra e il Carroccio sarebbe costretto a correre da solo. A partire dal Veneto, ma senza Luca Zaia visto che l’ok al terzo mandato per i presidenti di regione non arriverà mai da Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Da questa situazione sembra, almeno secondo i sondaggi, trarne vantaggio Forza Italia: il pensiero stupendo del sorpasso alla Lega scintilla nella testa di Tajani da qualche settimana. Salvini dice di non crederci. Nel dubbio Meloni va dritta come… un trattore, convinta di aver dalla sua anche un alleato leghista: il ministro Giancarlo Giorgetti. E non solo…