Mendicino, la montagna (Palermo) ha partorito il topolino (la Giunta)

La montagna ha partorito il topolino

MENDICINO (CS) – Finalmente, dopo nove giorni (!!!) di gestazione, la montagna (Antonio Palermo) ha partorito il topolino (la sua Giunta). Un evento eccezionale che ha avuto anche la necessità di un eremo di un paio di giorni (ci dicono i bene informati) in Puglia a riflettere da solo sul da farsi!

Era molto più semplice utilizzare il vecchio manuale Cencelli e dare a Cesare (Irma Bucarelli, prima eletta con quasi 1200 preferenze) quel che era di Cesare (vicesindaco e deleghe importanti), a Caio (Angelo Greco, secondo con 900  e passa voti) le deleghe al bilancio ed al personale, a Tizio (Ignazio Giordano, terzo eletto) e a Sempronia (Nathalie Crea, quarta eletta) le altre deleghe per completare il quadro.

Ma la montagna non può partorire semplicemente, deve fare apparire le cose più semplici in opere titaniche e allora ecco che il tempo che si è preso e il parto della nuova giunta ci svelano il perchè: non era un affare semplice, poichè c’era da tener in conto l’accordo pre-elettorale a favore dell’acquisto last minute (evidentemente non a buon prezzo) di Rossella Giordano, quinta eletta, ma sicura di un posto in Giunta.

I bene informati ci dicono anche che la montagna, nonostante l’eremo in Puglia a riflettere, sia tornato con poche certezze e molti dubbi, tanto che alla fine riunisce i fantastici 4 (non i Beatles) e chiede a loro di “riflettete tra di voi e datemi il nome del presidente del consiglio comunale”.

Ovviamente, messi con le spalle al muro, i fantastici 4 non possono fare altro che comunicargli il nome della donna invisibile (la Crea, appunto) sacrificata all’altare della promessa pre-elettorale fatta a Rossella Giordano.

Tutto a posto, allora, dicono sempre i bene informati. Chiusa la quadra sui nomi, ora avremo facilmente la nuova giunta, eh si, perchè, naturalmente, a Miss preferenze 2019 sarà dato il ruolo di vice-sindaco e la delega ai lavori pubblici più quelle che già aveva, ad Angelo Greco saranno riconfermate quelle al Bilancio e al Personale, ad Ignazio Giordano Ambiente e a Rossella Giordano la Cultura e qualche altra  delega di poca rilevanza (l’importante per Rossella era di avere un posto in Giunta).

E invece no! Troppo semplice e troppo logico il discorso. La montagna ama sorprendere e complicare le cose. E allora, poteva restare soltanto la donna invisibile (Nathalie Crea) scontenta? Assolutamente No! La montagna si riveste di autorità (i bene informati ci dicono che addirittura dice “o così o sfiduciatemi”) e spariglia nuovamente le carte.

Per la montagna la logica non esiste proprio e riconferma Angelo Greco vice-sindaco con delega al Bilancio ma gli toglie il Personale, Irma Bucarelli (che logica dei numeri volevano diventasse la vice-sindachessa con deleghe pesanti) non ottiene nè l’uno nè l’altro, anzi, resta più o meno dove l’avevamo lasciata, ovvero Assessoressa all’istruzione, ad Ignazio Giordano e a Rossella Giordano le deleghe pennacchio, quelle per intenderci che servono solo ed esclusivamente a dire “sono assessore”!

Assegna poi ai consiglieri delegati altre deleghe, quelle chiamate “scartine”, per intenderci e…colpo di teatro: scopriamo che le deleghe pesanti (Lavori pubblici, Ambiente e Personale) se le tiene la montagna.

Nulla quaestio, il Sindaco ha la facoltà di scegliere i propri assessori in base al rapporto fiduciario. Politicamente a noi, però, ci sembra un azzardo bello e buono, poichè così facendo ha scontentato un po’ tutti. Sempre i bene informati ci riferiscono di un Sindaco dell’hinterland inc…tissimo con i suoi valvassori mendicinesi, (a scanso di equivoci non ci riferiamo a nessuno – personalmente – che è in Giunta) capaci di far eleggere la montagna (oltretutto fedele al palla palla regionale), prendersi le briciole e non aver invece pensato a fare una lista tutta di centrodestra e prendersi tutto.

Oltretutto l’obiettivo della montagna era la rielezione a Sindaco, altrimenti avrebbe avuto enormi difficoltà a ricollocarsi (sia lavorativamente parlando che politicamente), per cui la logica sarebbe dovuta essere la “musa ispiratrice” del parto della giunta.

Ma la nostra montagna ama fare le cose difficili, rendere titaniche le più semplici, utilizzare gesti ed immagini simboliche (tipo il bacio della fascia tricolore della foto) alquanto innovative ed azzardate (oltretutto, baciando la fascia augura sui social una “buona festa della Repubblica” a tutti, peccato però che l’unico assente alla manifestazione del 2 giugno nel comune capoluogo di provincia fosse lui). Non ci potevamo aspettare un finale piatto e già scritto dalla logica dei numeri. Lui che con i numeri non ci va tanto d’accordo considerato che per lui la “maggioranza assoluta” equivale al 49 e passa per cento dei votanti!

Fonte: Il Blog – Mendicino in Rete