A Mendicino, ormai da qualche tempo, sta andando in scena un pericoloso botta e risposta sulla potabilità dell’acqua. A tutt’oggi, a più di un mese dai primi campanelli d’allarme, ancora non si sta se questa benedetta acqua è potabile o meno.
Ma ricostruiamo la vicenda.
Tutto nasce da un’ordinanza del Comune, la n. 37/2016, risalente addirittura alla fine di giugno, nella quale si segnala la “non conformità dell’acqua destinata al consumo umano” in seguito ad una urgente comunicazione da parte dell’ASP di Cosenza.
Questa ordinanza, che non è stata divulgata attraverso i media, ha scatenato la protesta di due consiglieri di opposizione, Francesca Reda e Rossella Giordano, che hanno rivolto una interpellanza al sindaco Antonio Palermo.
L’INTERPELLANZA DELL’OPPOSIZIONE
“… Quanto accaduto – scrivono Reda e Giordano – evidenzia che tale ordinanza è stata volutamente “occultata” dall’ amministrazione comunale, che solo alcuni cittadini con accesso ad Internet hanno consultato il sito comunale e, conseguentemente, divulgato l’ informazione attraverso i social e verbalmente.
La mancata diffusione attraverso tutti i mezzi d’informazione disponibili è stata riconosciuta dal sindaco stesso sui social attraverso le sue scuse (“riconosciamo in questa occasione tale mancanza e ce ne scusiamo con i cittadini delle zone interessate”) , comunque insufficienti ed inadeguate di fronte a questo “attentato” all’incolumità e alla salute dei cittadini.
Il 28 giugno l ‘ ASP di COSENZA comunicava, con nota acclarata al protocollo al num. 9086 , la non conformità dell’ acqua destinata al consumo umano – per usi potabili ed alimentari –, in quanto si attestava la non conformità dei parametri batteriologici nella rete idrica, limitatamente alla zona del Centro Storico, Terredonniche e C.da Rizzuto, sollecitando un intervento di sanificazione della rete idrica in questione.
Il 29 giugno veniva adottata l ‘ordinanza n. 37/2016, conseguente alla comunicazione dell’ASP DI COSENZA di divieto dell’ utilizzo dell’acqua per scopi potabili ed alimentari, consentendone l’utilizzo solo per gli usi igienici nelle zone sopra citate.
La suddetta ordinanza, pur prevedendone la diffusione capillare attraverso tutti i mezzi d’informazione, veniva pubblicata esclusivamente sull’ albo pretorio e sul sito istituzionale della Città di Mendicino, tralasciando tutti gli altri mezzi di comunicazione per raggiungere l’intera cittadinanza.
Non è stato affisso alcun cartello di non potabilità dell’acqua presso i punti prelievo d’ analisi: fontane pubbliche di Piazza Municipio, Cimitero Comunale, C.d Rizzuto, Circonvallazione “Guglielmo Marconi”.
Sulla base delle analisi effettuate dalla ditta privata “AnalytiCALs.a.s”, il sindaco emanava la revoca della precedente ordinanza con l’ ordinanza N. 40/2016 che, a differenza della prima era immediatamente comunicata con tutti i mezzi d’ informazione ma non rispettava il D.Lgs 02-02-2001 N.31 “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo,l’ART.6 (“Controlli”) comma 5-bis (Il giudizio di idoneità dell’acqua destinata al consumo umano spetta all’azienda U.S.L. territorialmente competente.),
Reda e Giordano, a questo punto, pongono al sindaco una serie di domande.
1- Quali sono i valori normali (medi) relativi a metalli ed altre sostanze che normalmente si trovano nell’acqua della nostra rete idrica?
2- Qual è la cadenza con la quale vengono eseguiti i controlli sulla qualità delle acque, sia dall’ASL che dalla Ditta Baffa che gestisce la manutenzione della rete idrica?
3- Quali sono i valori trasmessi dall’ASP DI COSENZA giorno 28-06-2016 e a tutt’oggi non resi pubblici a differenza degli esiti dei controlli effettuati in data 05/07/2016 dalla ditta privata “AnalytiCALs.a.s” e immediatamente pubblicati?
4- Quali sono stati gli interventi di sanificazione effettuati sulla rete idrica in seguito all’ordinanza N.37/2016 e tali interventi consistono esclusivamente nella clorazione delle vasche interessate?
5- Quali sono i rischi d’inquinamento dell’acqua dovuti alla sospensione della sua erogazione nei diversi quartieri cittadini a causa della carenza idrica e per diversi interventi sulla rete?
6- Quali sono gli interventi che l’amministrazione comunale ha previsto per sopperire all’emergenza idrica?
7- Quali falde acquifere?
8- Quali motivi hanno spinto il sindaco e tutta la sua Giunta ad omettere la dovuta informazione relativa al divieto di utilizzo dell’acqua per scopi potabili e alimentari cosi come dichiarato nell’ordinanza N.37/2016 : SUPERFICIALITA’ , DISATTENZIONE , O ALTRO?
LA RISPOSTA DEL SINDACO
Questa, per dovere di cronaca, la risposta del sindaco.
CONSIDERAZIONI FINALI
Fin qui, le due campane.
Senza voler dare nessuna opinione o prendere le parti di nessuno, non possiamo fare a meno di rilevare, tuttavia, che, ad oggi, aldilà di una ordinanza dell’amministrazione di Mendicino redatta sulla base delle analisi di una ditta privata, non abbiamo un riscontro da parte dell’ASP di Cosenza della effettiva potabilità dell’acqua nel Comune di Mendicino.
Non sarebbe il caso di intervenire?