Mendicino, “Senza pressa senza muri” spara a zero sul Comune: “Solo sprechi e fallimenti”

COMUNICATO “SENZA PRESSA SENZA MURI” INCONTRA I CITTADINI

Giorno 28 settembre a Mendicino presso la sede di Senza Pressa Senza Muri, i componenti del gruppo hanno incontrato i cittadini con l‘intento di ricominciare, dopo la recente competizione elettorale e il periodo estivo, le attività politiche sul territorio. Durante l ‘ incontro, dopo aver ribadito le ragioni che hanno determinato la nascita di questo movimento, ci si è soffermati sulla situazione politica locale. Tanti sono stati gli argomenti affrontati, spiccano tra questi la difficile situazione finanziaria dell’ente comunale attribuibile unicamente a questa amministrazione che ha prodotto ad oggi un debito pari a a 6 milioni e 500 mila euro con una costante anticipazione di cassa che ha purtroppo superato 1 milione e 500 mila euro.

A causa di tutto ciò, non potranno essere offerti servizi efficienti alla comunità. A peggiorare la situazione, è la scellerata scelta di esternalizzare da parte di questa amministrazione, la riscossione dei tributi ad una società esterna “ANDREANI”, che ad oggi a fronte di 1 milione e 800 mila euro da riscuotere, ha riscosso circa il 10%.

Successivamente si è espressa solidarietà al dipendente comunale, la cui triste vicenda è saltata agli onori della cronaca. Con sentenza n.1520/2019 pubblicata il 17/09/2019, il Tribunale di Cosenza ha condannato il Municipio di Mendicino, dopo aver accolto il ricorso avanzato dal dipendente nel novembre del 2015, al pagamento di circa 50 mila euro riconoscendo nella condotta dei datori di lavoro l’esercizio di violenza morale e psichica caratterizzata da atti o atteggiamenti ripetuti nel tempo con connotazioni aggressive, denigratorie e vessatorie idonei a compromettere la salute, la professionalità o la dignità del lavoratore avendo causato un DANNO BIOLOGICO PERMANENTE ai danni dello stesso.

Dalla sentenza citiamo testualmente: “Ed allora, in applicazione dei Suesposti principi, quanto alla lesione alla salute medicalmente accertata (danno biologico), assumendo come parametro di liquidazione del danno non patrimoniale i criteri di cui alle tabelle predisposte dal Tribunale di Milano alla luce dell’età della parte ricorrente (anni 43) all’epoca dell’atto lesivo (2016/2017), dell’entità e natura del postumi permanenti e delle caratteristiche del caso concreto, appare equo liquidare l’importo complessivo di € 47.163,00 per danno biologico permanente in relazione al 16% d’invalidità riconosciuta (valore del punto base del danno non patrimoniale: € 3.731,23) oltre interessi e rivalutazione come per legge… P.Q.M. accoglie il ricorso e, per l’effetto, condanna il Comune di Mendicino al pagamento nei confronti di (dipendente), a titolo di risarcimento dei danno non patrimoniale, dell’importo di € 47.163,00 oltre interessi e rivalutazione…”.

I 50 mila euro saranno un ulteriore debito che andrà a gravare sul bilancio già sofferente del comune di Mendicino. Tra gli altri argomenti trattati, tra cui scuola, servizi sociali, welfare che presentano tante criticità, con rilevanti inefficienze di servizi e che verranno discussi in seguito in modo più dettagliato nei futuri incontri, il movimento ha “denunciato il fallimento del festival RADICAMENTI che in questi 6 anni è venuto a costare una cifra di oltre 650 mila euro (tra fondi comunali e regionali) senza ricadute positive sull’economia locale e sul centro storico che non possono vivere soltanto 3-4 giorni all’anno dato questo investimento cosi corposo, e senza la valorizzazione di tradizioni come quella della seta la cui tematica è completamente assente nella programmazione culturale del suddetto festival.

SENZA PRESSA SENZA MURI SARA’ VIGILE SU TUTTE LE DINAMICHE DELLA POLITICA LOCALE, ma si impegnerà in una sfera più ampia al fine di promuovere iniziative per lo sviluppo e la crescita del territorio in ambito sociale e civile per il progresso di tutta la comunità.