Le inchieste pubblicate a più riprese da questo giornale hanno fatto il loro effetto e prima l’insediamento della commissione d’accesso e poi l’invio della relazione, a tratti drammatica, che descrive le malefatte dell’amministrazione Giordano stanno per rimettere le cose al loro posto in quel di Mileto, provincia di Vibo Valentia.
Di qualche giorno fa è il “testamento politico” pubblicato dal sindaco Giordano sul suo profilo Facebook nel quale vantandosi di tutte le cose fatte (come se negli altri comuni beneficiari di PNRR si siano rigirati i pollici, sic!) come al solito fa la vittima e si autoproclama erede di gran famiglia (di falliti) e condottiero di battaglie giuste indegnamente calunniato.
Non dice però che quelle che lui chiama calunnie sono solo le verità a lui scomode e non dice nemmeno che se così tanti soggetti dicono queste verità, è colpa dell’odio che lui ha seminato non solo negli ultimi cinque anni ma già dal 1990, anno in cui si è candidato per la prima volta.
Il giovane Natino, ormai trent’anni fa, dimentica che già all’epoca iniziò la sua carriera politica con sotterfugi e raggiri venendo eletto solo grazie ad una “truffa” sulle doppie preferenze a danno della famiglia Dipietra che gli diede le sue di preferenze mentre la famiglia di Natino votò “secco” Giordano.
E questi trent’anni di politica del nostro eroe sono costellati di infamità, coltellate (metaforiche o se preferite “politiche”) alle spalle, lettere e letterine, veleni palesi e sotterranei. Non dice chi è stato il burattinaio di tante situazioni che hanno coinvolto Prefettura e azioni giudiziarie. Verrebbe da dire “Chi è cagione del suo mal, pianga se stesso”.
Del resto non è che ci si può lamentare se su Iacchite’ appaiono verità che poi in gran parte sono state riprese e approfondite dalla commissione d’accesso e in qualche caso dalla Procura (a proposito a breve novità interessanti specialmente sul versante cimitero).
Come non si può lamentare se escono ed usciranno foto di suoi nuovi e vecchi consiglieri in compagnia di pregiudicati e delinquenti (anche se alcuni dopo la candidatura si sono affrettati a cancellarle dalle pagine Facebook).
La verità è cha ha la faccia come il c… (si complimenta con i Carabinieri per l’operazione di ritrovamento armi e ha il compagno di una sua ex assessora, e grande elettrice ringraziata dai palchi in campagna elettorale, che compie sparatorie in pieno giorno…).
Del resto se ha preso 800 voti di scarto sul suo sfidante ci dovrà essere un motivo (e lo leggeremo nella relazione che porterà allo scioglimento).
Oggi per esempio chi scrive si potrebbe occupare del ritorno al comune di Mileto della dott.ssa Liberatore di cui Iacchite’ si è già interessato l’8 giugno. Si trattava del concorso per Categoria C contabile (dopo I’annullamento del primo) quando si sono superati concedendo l’assunzione alla segnalata dall’allora presidente della Provincia Solano, appunto tale Caterina Liberatore. La commissione era infatti composta dal segretario della Provincia e da una dipendente della Provincia. La Liberatore è moglie del vigile Adornato, che oltre ad essere in servizio a Mileto lo è a Stefanaconi, dove ha compiuto una serie di illegalità a vantaggio di Solano che gli ha restituito il favore…
In seguito la Liberatore vince un altro concorso in un altro comune infiltrato che è Briatico e va via da Mileto sotto la promessa di tornare presto (https://www.ilvibonese.it/ cronaca/478577-processo- maestrale-le-ingerenze-del- clan-accorinti-sulle-elezioni- comunali-di-briatico-tra- intimidazioni-e-richieste-di- denaro/)…
Oggi, dopo la procedura bloccata per oltre un mese sull’assunzione di una categoria D contabile si capisce il perché (quella bandita nella stessa data ha avuto l’assunzione del Tecnico Ciancio già il 27 agosto…). Perché si doveva aspettare che la graduatoria del Comune di Filandari (altro ente infiltrato e di prossimo arrivo per la commissione d’accesso e la cui sindaca è amica di Natino), dove la Liberatore è seconda in classifica, fosse disponibile…
Quindi, quando la Liberatore ad agosto ha fatto domanda al comune di Mileto per l’utilizzo della graduatoria del comune di Filandari dove lei era classificata seconda, quella graduatoria era inutilizzabile perché non c’era stata l’assunzione della prima in graduatoria.
Il comune di Mileto invece di procedere all’assunzione di uno degli altri che aveva fatto domanda ha deciso di aspettare che la graduatoria di Filandari si sboccasse ed infatti assumerà la nota dott.ssa Liberatore.
E non solo .. per aspettare hanno pure prorogato di un mese l’attuale responsabile dell’ufficio contabile. Praticamente un comune al servizio della mafia che congela le procedure per soddisfare gli interessi di uno anziché dell’altro.
Tutto con la complicità del responsabile del procedimento dott. Lo Moro di cui Iacchite’ si è pure occupato ( https://www.iacchite.blog/ provincia-di-vibo-il- prescelto-di-peppe-ndrina-e- landolina-sullasse-zambrone- mileto-corigliano-rossano/ )…
Dottoressa a lungo attesa da Giordano tanto che lei stessa (che era arrivata a pari merito con la prima in graduatoria) ha deciso di non esercitare i titoli di preferenza che aveva per arrivare prima ed essere assunta pur di rimanere seconda sotto la promessa di andare a Mileto.
Tutto ciò per i legami che ha il suo marito vigile urbano a Mileto e Stefanaconi (Comune nel frattempo già sciolto per mafia) che sa farsi ben ricompensare i favori fatti ai rispettivi sindaci. Favori che sono sotto la lente d’ingrandimento della Procura che da tempo monitora il soggetto. E ancora ne vedremo e leggeremo delle belle… per anni…









