Mongiana. Esposto al prefetto e alla procura di Vibo: “Fermate la gestione scellerata del Comune”

Mongiana 27/04/2024

Ergegio Direttore,

la presente per portare a conoscenza la sua testata giornalistica di quanto segnalato agli organi di competenza (Prefettura, Procura e Presidente della Commissione Antimafia)  con  la nota di cui si allega copia e con la volontà di sottoporre agli stessi il modus operandi dell’amministrazione in carica al comune di Mongiana. Nella stessa si evidenzia solo una piccola parte di quella che è la cattiva gestione amministrativa, che a dir poco dovrebbe indurre gli organi competenti ad avviare un’attività di osservazione dell’ente locale.

A quanto dettagliatamente segnalato si aggiunge anche  il fatto che all’interno della giunta comunale la carica di vicesindaco viene esercitata dal nipote diretto di due personaggi locali, tra di loro cognati, pregiudicati per estorsione aggravata dal metodo mafioso ed ex sorvegliati speciali di P.S., gli stessi personaggi, anni fa, furono causa dello scioglimento del consiglio comunale poiché il vicesindaco è cognato di uno dei due personaggi e il presidente del consiglio cugino dell’altro… La ringrazio per l’attenzione prestata e affido alle sue valutazioni  l’eventuale utilizzo della nota allegata.

A Sua Eccellenza Il Prefetto di Vibo Valentia

Alla Procura Della Repubblica

E p.c.  Al Presidente della Commissione Antimafia

 

Mongiana 11/03/2024

Eccellenza ill.mo

tra meno di tre mesi, come Lei ben sa la comunità di Mongiana sarà chiamata al voto per l’elezione del sindaco e dei consiglieri comunali, finisce così la consiliatura nella quale ha svolto le funzioni di sindaco il sig. Francesco Angilletta.

Una consiliatura, partorita dopo una campagna elettorale che Mongiana, nel corso della sua storia, non ricorda di aver mai dovuto affrontare e nello specifico, per la prima volta, non era mai successo, che la comunità Mongianese fosse chiamata alle elezioni amministrative con una sola lista in competizione che per poter bypassare il vincolo del quorum, ha dovuto inventarsi una lista cosiddetta “civetta” composta per la maggior parte da parenti diretti degli stessi componenti della lista, capeggiata da Angilletta, che poi ha vinto le elezioni con 363 voti contro i 45 voti dell’altra lista, e già questo la dice tutta.

Risultato:

–  a gestire la cosa pubblica, un’amministrazione comunale senza opposizione e senza controllo tant’ è che il 99% delle delibere di consiglio sono state approvate all’unanimità. Questo dato, probabilmente, ha fatto pensare a chi amministra di poter gestire il tutto a proprio uso e consumo, tanto nessuno obietta né tantomeno è in grado di poterlo fare o controllare;

– un’amministrazione dove la giunta comunale composta da un primo assessore (con carica di vicesindaco), nipote diretto di alcuni personaggi locali pregiudicati, ben noti alle forze dell’ordine e che furono causa di un precedente scioglimento del consiglio comunale e da un secondo assessore che dichiarato incandidabile a seguito di sentenza della Corte di Appello di Catanzaro è stato costretto a fuoriuscire dall’amministrazione dopo solo quattro mesi dall’insediamento;

– un sindaco che avvalendosi dal periodo pandemia, quasi tre anni, di tutto si occupava tranne di come operasse l’amministrazione di Mongiana e col sostegno di maggioranza e minoranza ha pensato, nel corso di questi anni, di poter fare il buono e il cattivo tempo non avendo nessuno che lo controllasse o che gli facesse opposizione.

A sostegno di quanto sopra potrebbe essere sufficiente controllare:

  • come sono stati gestiti i buoni spesa e gli altri sussidi durante il periodo Covid;
  • quante residenze e spostamenti interni (fittizi) sono stati avallati per far sì che tanti potessero percepire il reddito di cittadinanza pur non avendo diritto;
  • a chi, con quali criteri e modalità sono stati assegnati i fondi comuni marginali (circa €. 35.000 previsti per all’avvio di nuove attività, dopo un iter procedurale inusuale dove non venivano stabilite a monte le regole e i criteri per poterne beneficiare… Alla fine, per la serie un po’ ciascuno non fa male a nessuno, l’importo stanziato è stato ripartito a beneficio di consiglieri comunali e parenti degli stessi, i quali pur avendo beneficiato del contributo, non si sono mai preoccupati di realizzare  gli obiettivi previsti nel progetto presentato per accedere al bando, e anche su questo l’amministrazione ha fatto finta di non vedere e non sentire;
  • i criteri utilizzati dal sindaco e dalla sua amministrazione per poter impiegare all’interno degli uffici comunali per lo svolgimento di attività amministrative, la moglie, la cugina ed il suo socio di altra attività, criteri sicuramente non conformi al bando di riferimento e alla normativa che regola  il caso in questione;
  • quali provvedimenti siano stati adottati dal sindaco nei confronti di un consigliere di minoranza che occasionalmente, e precisamente quando la maggioranza non ha in aula il numero legale per lo svolgimento del consiglio, garantisce la sua presenza, in cambio il sindaco finge di ignorare che il consigliere svolge, abusivamente da anni, il servizio di noleggiatore senza le prescritte autorizzazioni all’esercizio dell’attività e nel contempo risulta percettore del reddito di cittadinanza;
  • se a tre mesi dalle elezioni, sono opportuni e legittimi gli atti prodotti dai responsabili di area per omaggiare le famiglie di buoni pasto per i propri figli da utilizzare per il servizio mensa scolastica, nonchè il generoso contributo elargito, rispetto ai precedenti, in occasione della gita scolastica organizzata dalle scuole.
  • I decreti con i quali il sindaco rinnova da cinque anni la responsabilità dei servizi con relativa posizione organizzativa sempre alle stesse persone, non avendo mai avviato, come è giusto che fosse, le procedure concorsuali per la copertura dei posti vacanti;
  • gli atti prodotti dalle varie aree compresa quella amministrativa detenuta dal sindaco sin dall’insediamento, che non ha mai pensato di affidare ad altri giustificandola come un risparmio di risorse che poi invece si smentisce con la costituzione dell’ufficio di staff del sindaco  tramite avviso pubblico dove la caratteristiche attitudinali e professionali richiesti all’art.5 lasciavano  già intendere chi fosse il destinatario che successivamente veniva assunto con contratto part-time a 18 ore settimanali per un costo totale alle casse comunali di circa 2.000 €. al mese.

Parlando ancora di atti riguardanti l’area amministrativa non può non saltare all’occhio che con determina n. 14 del 23/02/2024 il sindaco, sempre responsabile dell’area amministrativa, su indirizzo della giunta, DCG n. 11 del 21/02/2024, di cui è il presidente, predispone a approva gli atti relativi all’avviso pubblico finalizzato alla ricerca di Enti del Terzo Settore (Associazioni di Promozione Sociale/Organizzazioni di Volontariato) per la stipula di una convenzione ex Art. 56 D.Lgs. N. 117/2017, per la collaborazione nella gestione del Mufar e del sito delle Reali Ferriere Borboniche di Mongiana, successivamente con propria determina n. 15 del  03/03/2024 provvede a nominare la commissione giudicatrice con lui presidente. Tutto questo non sta ne in cielo ne in terra, un sindaco tuttofare: lui si dà l’indirizzo politico, lui gestisce la parte amministrativa autonominandosi responsabile del procedimento, lui presidente di commissione e di conseguenza lui il  controllore e il controllato, questo giusto nel rispetto del principio della separazione dall’indirizzo politico dalla gestione amministrativa;

Potrei continuare a scrivere ancora tanto, ma non riuscirei mai a  raccontare fino in fondo  la scellerata  gestione amministrativa che in questi anni Mongiana ha subito per il tramite di una spregiudicata amministrazione che, per spregiudicatezza, penso abbia toccato il fondo con l’adozione da parte del consiglio della delibera n. 19 datata 29/12/2023 ad oggetto  Procedimento Numero R.G. 232/23 – Richiesta di costituzione di parte civile del Comune di Mongiana in qualità di eventuale soggetto leso: Deliberazione e indirizzi conseguenti…

Con la stessa il Consiglio prende atto di un rinvio a giudizio nei confronti di amministratori e dipendenti dell’Ente, tra questi il sindaco che non partecipa al deliberato, e invece di votare e deliberare, nell’interesse dell’Ente, la costituzione di parte civile nel processo, ha pensato bene di non far torto a sindaco e dipendenti deliberando la non costituzione di parte civile da parte del comune.

Infine un velo pietoso è da stendere sulla gestione dell’albo pretorio, atti mai pubblicati, altri pubblicati ma mancanti degli allegati fondamentali tipo bilanci, variazioni di bilanci, rendiconti, ecc. ecc., e ancor più grave la situazione nella sezione amministrazione trasparente, dove non si pubblica il resto di niente.

Eccellenza, alla luce di quanto  esposto, la cosa che di più fa rabbia è il fatto che nella prossima competizione elettorale non ci sarà nessuna altra lista a contrapporsi a quella del sindaco uscente e che con le nuove norme in materia elettorale, questa volta non avrà neanche la necessità di doversi inventare una lista civetta per poter superare il vincolo previsto dal quorum.

Pertanto, avendo già vinto le elezioni a tavolino, per Mongiana si prospetta un nuovo quinquennio dove sindaco e compagni dormiranno sonni tranquilli utilizzando l’Ente ad uso e consumo proprio.