Morano. Appalto rifiuti: “Il Tar annulla l’aggiudicazione e impone al Comune di riesaminare la posizione di Calabra Maceri”

“COMUNICATO STAMPA
“Gara dei rifiuti di Morano Calabro compromessa: il TAR annulla l’aggiudicazione e impone alla stazione appaltante di riesaminare Calabra Maceri alla luce della grave omissione dichiarativa.”
La Ecofap Srl rende noto quanto stabilito dalla sentenza del TAR Calabria in merito alla gara per i servizi di igiene urbana del Comune di Morano Calabro:
l’aggiudicazione in favore di Calabra Maceri è stata annullata, e la stazione appaltante è stata obbligata a rinnovare le proprie valutazioni sull’affidabilità dell’operatore, tenendo conto della omissione dichiarativa relativa a un procedimento penale gravissimo.
Il TAR ha infatti accertato che:
Calabra Maceri non ha dichiarato in modo completo l’esistenza di un procedimento per traffico illecito di rifiuti a carico del precedente legale rappresentante;
la stazione appaltante non ha svolto alcuna istruttoria sulla rilevanza di tale fatto penale;
la sostituzione del rappresentante legale, avvenuta a ridosso della gara, non costituisce una reale misura di discontinuità.
Nonostante il TAR non abbia disposto direttamente l’esclusione dell’operatore, ha però imposto alla stazione appaltante di rivalutare integralmente la posizione di Calabra Maceri, tenendo finalmente conto di una omissione che – per sua natura – incide profondamente sull’affidabilità professionale di un concorrente.
UN OBBLIGO CHIARO: LA STAZIONE APPALTANTE ORA DEVE FARE CIÒ CHE NON HA FATTO PRIMA
Ecofap sottolinea che la nuova valutazione imposta dal TAR non è una formalità, ma un dovere preciso: la stazione appaltante deve esaminare seriamente la mancata dichiarazione del procedimento penale; deve valutare se tale condotta integri un illecito professionale grave, come previsto dalle norme vigenti; deve prendere una decisione coerente con quanto emerso, senza scorciatoie o interpretazioni “morbide”.
È evidente che un fatto penale così rilevante – direttamente legato al settore dei rifiuti – non può essere ignorato né minimizzato.
L’esito della rinnovata valutazione è dunque una responsabilità piena della stazione appaltante, sulla quale ricade ora l’onere di tutelare trasparenza, imparzialità e interesse pubblico.
ECOFAP NON SI FERMERÀ
Abbiamo incaricato i nostri legali di proporre appello al Consiglio di Stato sulla parte della sentenza relativa alla nostra esclusione, che riteniamo giuridicamente infondata.
Ecofap, risultata prima in graduatoria nel punteggio tecnico, continuerà a difendere la legalità e il diritto a una competizione corretta.
LE DICHIARAZIONI DI PAOLO FRAGLICA
“Il TAR ha chiarito che la gara è stata gestita senza i necessari controlli.
La mancata dichiarazione di un procedimento per traffico illecito di rifiuti è un fatto gravissimo e ora la stazione appaltante deve valutare ciò che non ha avuto il coraggio di valutare prima.
Da ex appartenente all’Arma dei Carabinieri, e oggi alla guida di Ecofap, considero la legalità un principio non negoziabile.
La trasparenza deve valere per tutti.”
Ecofap Srl ribadisce che la comunità merita gare pulite, verifiche serie e operatori affidabili.
Ora è il momento della responsabilità.
Ecofap Srl