Nancy Pelosi a Taiwan: la politica estera Usa è la più radicale e costante minaccia alla pace nel mondo

(ANSA) – Nancy Pelosi e la sua delegazione lasceranno Singapore per raggiungere l’aeroporto di Songshan, a Taiwan alle 22.20 di questa sera, ora locale, secondo quanto riporta il Liberty Times, mentre il Presidente Tsai Ing-Wen e il suo ufficio non hanno rilasciato dichiarazioni a conferma o smentita della visita della speaker. Nessuna delle più alte cariche degli Stati Uniti d’America ha messo piede a Taiwan negli ultimi 25 anni. Previsto, secondo alcune fonti, un incontro con il Presidente Tsai Ing-Wen. Aumentano le tensioni tra Usa e Cina e anche le tensioni militari nello Stretto di Taiwan.

CINA: STOP IMPORT BENI ALIMENTARI DA 180 SOCIETÀ DI TAIWAN

(ANSA) – La Cina ha sospeso nella notte l’import di beni alimentari da oltre 180 imprese di Taiwan con una mossa che appare come una prima ritorsione contro la possibile visita nell’isola della speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi. I media di Taipei hanno rimarcato che “l’improvvisa mossa delle Dogane cinesi causerà un duro colpo” all’industria alimentare locale, tra agricoltura e pesca. Le Dogane, in base ai rilievi ufficiali, hanno contestato “la violazione delle normative pertinenti e interrotto d’urgenza l’import”.Dal 2021 la Cina ha messo al bando ananas e altri beni taiwanesi per la presunta presenza di parassiti e sostanze vietate.

MEDIA, AVVISTATI AEREI DA GUERRA CINESI SU STRETTO DI TAIWAN

(ANSA) –  Aerei da guerra cinesi sono stati avvistati questa mattina sulla linea mediana dello Stretto di Taiwan: lo riporta l’agenzia di stampa Reuters sul suo sito. Da ieri, navi da guerra sono presenti in prossimità della linea di separazione. Secondo alcune fonti gli aerei cinesi hanno ripetutamente eseguito manovre tattiche “toccando” la linea mediana, azioni queste considerate provocatorie

CINA A USA, VISITA DI PELOSI A TAIWAN MINEREBBE LEGAMI

(ANSA)La possibile visita della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi a Taiwan minerebbe le relazioni tra Cina e Stati Uniti: è quanto ha ribadito l’ambasciatore cinese delle Nazioni Unite, Zhang Jun. “Apparentemente una visita del genere è molto pericolosa, molto provocatoria”, ha osservato Zhang in una conferenza stampa tenuta in occasione dell’inizio ad agosto della presidenza cinese del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

“Se una visita del genere si verifica, minerà anche le relazioni tra la Cina e gli Stati Uniti”, ha aggiunto il diplomatico, per il quale la possibile visita di Pelosi non dovrebbe essere paragonata a quella del 1997, fatta dallo speaker della Camera Newt Gingrich per “un errore iniziale non rende legittimo il quello seguente”.

Inoltre, “anche la situazione a Taiwan sta cambiando con il supporto di alcune forze esterne. La tendenza di Taiwan verso l’indipendenza si sta ulteriormente sviluppando. Se non intraprendiamo azioni appropriate ed energiche per fermarla la situazione potrebbe essere persino fuori controllo”, ha continuato Zhang.

L’invito a Washington è di “onorare il suo impegno per il principio della Unica Cina”, che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ribadito durante una video chiamata con il leader cinese Xi Jinping la scorsa settimana. Zhang ha concluso assicurando che “faremo tutto il possibile per difendere la nostra sovranità e integrità territoriale”.

TAIWAN, ‘DETERMINATI’ A PROTEGGERE ISOLA DA MINACCE CINA

(ANSA-AFP) – L’esercito di Taiwan si è detto oggi “determinato, capace e fiducioso” di poter proteggere l’isola dalle crescenti minacce della Cina legate a una possibile visita sull’isola della presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi. “Stiamo preparando meticolosamente vari piani e le truppe adeguate saranno inviate per rispondere in linea con i regolamenti di risposta alle situazioni di emergenza e alla minaccia posta dal nemico”, ha reso noto il ministero della Difesa di Taipei in un comunicato.

La politica estera USA è la più radicale e costante minaccia alla pace mondiale

(Andrea Zhok) – Sei giorni fa il segretario di stato americano Anthony Blinken era in visita in Kosovo, ufficialmente a “sostenere l’integrazione euro-atlantica del Kosovo”.

Tre giorni dopo il governo del Kosovo ha iniziato un processo di limtazione dell’uso dei documenti e delle targhe serbe ai serbi residenti in Kosovo, creando le condizioni per un’escalation.

Ieri schermaglie e spari al confine, mentre il deputato della Rada ucraina Oleksiy Goncharenko propone che l’esercito ucraino si mobiliti contro la Serbia (definita “cavallo di Troia della Russia”) se la situazione dovesse degenerare.

Intanto Nancy Pelosi cerca in ogni modo di provocare il governo cinese superando simbolicamente proprio quella “linea rossa” che Pechino aveva posto rispetto ai rapporti con Taiwan.

E tutto questo mentre in Ucraina continua una sanguinosa guerra per procura degli USA contro la Russia.

Ecco, se fossi incline a letture di tipo biblico-apocalittico direi che gli USA oggi sono in missione per conto del Caos: agenti dell’Armageddon.

Più sobriamente, la politica estera USA è, al di là di ogni possibile dubbio, la più radicale e costante minaccia alla pace mondiale.

Comunque segnalo che poco più di cent’anni fa il mondo (e specificamente l’Europa) ha vissuto la più grande distruzione di risorse e persone della sua storia, e che tutto cominciò in un piccolo paese balcanico, la Serbia.

Oggi la miccia è già accesa in Ucraina, ma una dilatazione verso la Serbia sarebbe un punto di non ritorno.

Chi non ha ancora capito che siamo nelle mani di gente priva di coscienza e responsabilità, gente pronta a sacrificare non una persona, ma un intero continente sull’altare del proprio potere è meglio che capisca in fretta e ne tragga le conseguenze, perché troppe micce portano già alla polveriera.