Brescia, 5 dicembre 2024 – Ci sono anche l’ex consigliere comunale di Brescia in quota Fratelli d’Italia Giovanni Acri, finito ai domiciliari, e una religiosa, suor Anna Donelli, ritenuta “a disposizione del sodalizio per garantire il collegamento con i sodali detenuti in carcere”, tra i 25 arrestati nell’inchiesta della procura di Brescia contro un presunto gruppo criminale legato alla ‘ndrangheta.
Ai domiciliari anche Mauro Galeazzi, ex esponente della Lega nel Comune di Castel Mella, nel Bresciano, arrestato in passato per tangenti e poi a scarcerato e assolto. Gli investigatori hanno altresì contestato il reato di scambio elettorale politico mafioso. Contestualmente, i militari del comando provinciale dei carabinieri di Brescia stanno eseguendo un’ulteriore ordinanza cautelare, emessa nell’ambito della stessa inchiesta, che andrebbe colpire altri promotori e partecipi dello stesso gruppo, per una serie di ipotesi di reato simile, in questo caso aggravati dal metodo mafioso.
I coinvolti avrebbero favorito la cosca calabrese Tripodi, “sia al fine di conseguire vantaggi patrimoniali illeciti sia di mantenere e rafforzare la capacità operativa del sodalizio e la fama criminale del gruppo criminoso”. Secondo le indagini della procura antimafia, a Galeazzi – ora ai domiciliari – si sarebbe rivolto Stefano Terzo Tripodi che gli avrebbe proposto “da candidato sindaco al Comune di Castel Mella, di procurargli voti in cambio dell’ottenimento di appalti pubblici in occasione delle consultazioni comunali di Castel Mella a ottobre 2021″.