La Dda di Catanzaro ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ad 81 persone coinvolte nell’inchiesta “Artemis” risalente al mese di novembre del 2024 ed incentrata sulle attività illecite gestite dalla cosca Cracolici della ‘ndrangheta, presente sul territorio che va da Cortale a Lamezia Terme e Girifalco.
Tra gli indagati c’é un candidato alle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre. Si tratta di Vincenzo Fulvio Attisani, di 65 anni, candidato capolista con l’Udc nella circoscrizione centro a sostegno della candidatura a presidente di Occhiuto, accusato di falsa testimonianza aggravata dal metodo mafioso.
Secondo la Dda, Attisani, , insieme al presunto capo della cosca, Domenico Cracolici, avrebbe istruito altri due indagati, Mariagrazia Bertuca e Andrea Molea, perché dichiarassero il falso in un processo per droga.
La cosca Cracolici, secondo quanto é emerso dall’inchiesta, avrebbe occupato gli spazi lasciati liberi dal clan Anello dopo l’operazione “Imponimento”, risalente al 2023.
Attisani, insieme a Domenico Cracolici avrebbe istruito i testi Maria Grazia Cracolici e Andrea Molea sul contenuto delle dichiarazioni mendaci da rendere all’autorità giudiziaria nel corso di un processo al Tribunale di Lamezia. Questi avrebbero dichiarato il falso riferendo fatti e circostanze da loro, in realtà, “non conosciuti e sicuramente non vissuti”, agevolando l’associazione a delinquere di tipo mafioso facente capo a Domenico Cracolici. Sotto inchiesta anche il luogotenente dei carabinieri, Vincenzo Pulice, comandante, all’epoca dei fatti, della Stazione dei carabinieri di Maida poi trasferito alla Sezione Radiomobile della Compagnia di Catanzaro. Avrebbe sfruttato il suo ruolo istituzionale per favorire gli interessi del sodalizio diretto da Domenico Cracolici. Il luogotenente dei carabinieri si sarebbe interessato per l’assunzione di un giovane ritenuto vicino alle cosche di ‘ndrangheta del lametino e spacciatore di sostanze stupefacenti. E ancora Antonio Scicchitano, appuntato dei carabinieri della forestale, accusato di avere compiuto atti contrari ai doveri di ufficio.









