Il buon Franco Iacucci da Aiello Calabro, eletto addirittura consigliere regionale dopo essere stato messo a fare il presidente della Provincia non certo per meriti (ma questo ad onor del vero, non è una novità) ma a ristoro di una lunga carriera all’ombra del presidente Palla Palla, non ci ha impiegato molto a mettersi in moto da numero uno della grandissima provincia cosentina. E anche se oggi al suo posto c’è la Succurro, ancora si sente l’eco delle sue leggendarie imprese. Tutti sanno che Iacucci aveva deciso di gestire direttamente un bel giro di soldi che dalla Regione avevano ingrossato le casse della Provincia. Creando le basi per il “colpaccio” alla Regione passando sul cadavere (politicamente parlando, per carità) di Carletto Guccione detto il maialetto.
In questi giorni, leggendo le carte dell’ordinanza del blitz Glicine Acheronte della Dda di Catanzaro abbiamo scoperto che c’era anche la sua “longa manus” nell’assegnazione di alcuni incarichi “politici” perché i personaggi protagonisti e citati nell’ordinanza sono di sua stretta osservanza, per usare un eufemismo e sono stati abbondantemente beneficiati dal signor Iacucci nel corso della sua squallida “carriera”.
Per farvi capire di che stiamo parlando, tuttavia, occorre fare qualche passo indietro e tornare a qualche anno fa, quando Iacucci era il “ras” incontrastato della Provincia di Cosenza.
La Provincia di Cosenza approva con Determina Dirigenziale N.25 del 29 marzo 2017 tre Progetti di Adeguamento Sismico relativi a due grosse scuole cosentine, il Liceo Classico Telesio ed il Liceo Scientifico Scorza, ed una di Castrovillari, l’Itis Fermi, redatti da alcuni, già ben noti, tecnici locali con affidamenti fiduciari, quindi a chiamata diretta, molto ben voluti dall’amministrazione provinciale, per come si può evincere dai numerosi incarichi diretti ricevuti.
Di norma seguirebbe l’incarico di Progettazione Esecutiva e Direzione Lavori, sempre agli stessi tecnici ma, ahinoi, sorge però un problema inatteso: la determinazione delle parcelle per la redazione del Progetto Esecutivo risulta essere un importo troppo elevato per l’affidamento diretto (il cottimo fiduciario è possibile solo per importi inferiori ai 40.000 euro) con compensi variabili tra i 600.000 ed i 400.000,00 euro e rende necessario il Bando di Gare di tipo Europeo, cioè pubblico.
Già qui verrebbe da chiedersi come siano stati affidati gli incarichi dei “definitivi”; perché, se è vero che, lo sappiamo anche noi, erano tutti incarichi sottosoglia limitati a poche decine di migliaia di euro (per progetti così importanti e complessi!!!), verrebbe facile rispondere: come mai le parcelle dei definitivi erano così basse e nel passaggio all’esecutivo sono diventate parcelle milionarie? Così tanto da indurre la stazione appaltante ad indire una gara europea? Forse per evitare la gara europea già nel Progetto definitivo?
E il giochino sta proprio lì!
Perché guarda caso tra i partecipanti alla gara spuntano più o meno celatamente, direttamente o attraverso società di ingegneria a proprio nome, i nomi dei progettisti di questi fantomatici definitivi! Purtroppo la legge non lo vieta espressamente, a patto però che gli stessi mettano a disposizione di tutti gli altri partecipanti TUTTE LE INFORMAZIONI E I DATI TECNICI necessari al fine di consentire ad ogni partecipante pari condizioni. Ma chi crede a questa favoletta? Eppure, nel D.LGS. 50/2016 c’è scritto proprio così.
E allora, cosa si partecipa a fare a questo tipo di gare dove il risultato è piuttosto scontato? Perché non possiamo pensare che i malcapitati altri concorrenti possano sperare di avere qualche vana speranza di vincere!
A questo punto mancano soltanto i nomi e certamente non ci sottraiamo all’impegnativo compito, tanto è tutto legale…
Il progetto definitivo del Liceo Classico Telesio è stato firmato dal rinomato ingegnere Pietro Lappano, in auge all’amministrazione provinciale, attesi i rapporti “di fiducia” che lo legano, personalmente – o molto più verosimilmente legano la moglie Francesca Cassano – al presidente Iacucci. Basta guardare quanti incarichi hanno avuto lui o la di lui moglie dai comuni amici, in primis dal Comune di Aiello, e non solo, e poi la nostra Provincia.

E Francesca Cassano e Franco Iacucci sono così legati – come a Cosenza e provincia sanno tutti – che nel 2016 la gentile signora è stata addirittura candidata ed eletta consigliere comunale di Cosenza nella lista del Pd nella seconda tornata elettorale vinta da Mario Occhiuto ed è stata persino nominata vicepresidente del Consiglio comunale in quota minoranza.
Ma torniamo ad Aiello Calabro. Iacucci, come tutti sanno, è stato sindaco di Aiello per decenni e continua ad esserlo attraverso i suoi prestanome e nel corso di questi anni non si è mai stancato di favorire la sua pupilla, l’ingegnere Francesca Cassano oppure il marito, ingegnere Pietro Lappano, o i suoi collaboratori come l’ingegnere Alfonso Caira e l’ingegnere Emmanuel Sicoli, questi ultimi due adottati come figli dalla pupilla e dal marito poiché esecutori reali dei progetti che “riescono” ad accaparrarsi.
Questi personaggi, per il tramite di Iacucci, continuano ancora ora a fare il bello e il cattivo tempo, infatti non gli sono bastati gli incarichi come quello del recupero della riqualificazione ambientale del quartiere Patricello del Comune di Aiello Calabro, oppure come quello per l’incremento dell’ospitalità attraverso il recupero degli alloggi fatiscenti per contrastare il fenomeno di abbandono e pericolosità degli immobili sempre nel Comune di Aiello Calabro, oppure la realizzazione di un nuovo centro di aggregazione giovanile sempre nel Comune di Aiello Calabro, oppure la realizzazione del teatro comunale del Comune di Aiello Calabro, o ancora come l’adeguamento sismico dello stessa Casa Comunale di Aiello Calabro, della Scuola Costantino Arlia, della Scuola elementare Carmela Perri Cantafio, dell’ex Casa del Fascio del Comune di Aiello Calabro (assegnata a Gianpaolo Rosa anch’esso collaboratore della pupilla e del marito) e della Caserma dei Carabinieri del Comune di Aiello Calabro.
Per non parlare dell’ampliamento del Cimitero Comunale di Aiello Calabro (dove compare la figura del suo collaboratore Alfonso Caira raggruppato con altri due professionisti) e – infine! – della messa in sicurezza del Castello Comunale del Comune di Aiello Calabro.
Si parla di incarichi per migliaia e migliaia di euro, che messi insieme sommano a milioni di euro, ma l’ultima porcata è stata fatta circa un mese fa quando sono stati affidati incarichi diretti del valore sopra soglia senza fare alcuna gara di appalto oppure alcuna ricerca di mercato. Si tratta della redazione del progetto definitivo ed esecutivo e del coordinamento della sicurezza dell’intervento di riqualificazione di un’area urbana degradata nel Comune di Aiello Calabro d’importo pari ad Euro 88.999,54 affidato sempre a Francesca Cassano. Ma anche della redazione del progetto definitivo ed esecutivo e coordinamento della sicurezza per il ripristino di infrastrutture danneggiate, opere di consolidamento e drenaggio profondo a difesa del serbatoio idrico comunale in località San Giuliano del Comune di Aiello Calabro d’importo pari ad Euro 88.500,00 affidato a Caira, affiancato dal Lappano per l’avvalimento poiché non aveva i requisiti.
Entrambi gli ultimi due incarichi, come già accennato sopra, sono stati effettuati in maniera diretta nonostante superassero il valore soglia pari a 75.000, euro per il quale è possibile affidare gli incarichi in tal maniera. Ma iacucci della legge se n’è sempre fottuto, beato lui…
Ed eccoci finalmente all’attualità. Perché la signora Francesca Cassano e il suo gentile marito Pietro Lappano compaiono magicamente nelle carte dell’ordinanza del blitz Glicine Acheronte.
Il Gip, nella sua ordinanza, passa in rassegna una serie di circostanze che dimostrano quanto Mario Oliverio e Vincenzo Sculco fossero potenti nell’assegnazione di incarichi agli amici degli amici e tra queste circostanze, a partire dal 27 dicembre 2017, entrano anche le attribuzioni di incarichi – ma guarda un po’ il caso – a LAPPANO Pietro e CASSANO Francesca, presso la Regione, su indicazione di OLIVERIO Mario e DEVONA Giancarlo, nonostante il parere contrario di REILLO Orsola, sulla prima figura professionale (non avendo i necessari requisiti per il posto da lui aspirato), ci in ragione della necessità di mantenere inalterato l’appoggio della CASSANO, consigliere comunale del PD di Cosenza, alla coalizione di OLIVERIO in vista delle future elezioni regionali, in questo caso quelle del 2019/20…
Il Gip annota in maniera significativa ed eloquente: “… Si tratta dell’ennesima dimostrazione di come la gestione della cosa pubblica e l’affidamento di incarichi anche di carattere professionale — che pure dovrebbero rispondere a criteri meritocratici — costituiscano il fertile terreno per l’accrescimento del proprio personale tornaconto, indirizzando le nomine sui soggetti di esclusivo gradimento dei vertici politici.
In questo caso è assodato ii conferimento degli incarichi in favore dei due soggetti vicini al Presidente (Lappano e Cassano per l’appunto), grazie alla decisiva interrnediazione del Devona, segretario particolare di Oliverio, ed alle pressioni sul dirigente di settore, Reillo Orsola, vincendo anche le resistenze di quest’ultima che lamentava la mancanza di titoli curriculari e di esperienze professionali adeguate al profilo richiesto dalla Regione per quell’incarico.
Ma nonostante le ritrosie della Reillo, i due riuscivano ad ottenere gli incarichi caldeggiati dal presidente Oliverio…”.