‘Ndrangheta a Milano. Aziende vicine al clan Accorinti-Melluso: maxi sequestro da 10 milioni e 12 arresti

Non avrebbero pagato le imposte, ma anche le ritenute da lavoro dipendente e contributi previdenziali e assicurativi. Non solo, secondo gli investigatori della Guardia di finanza avrebbero agevolato nel Milanese la cosca ‘ndranghetista Accorinti-Melluso. Per questo nella mattinata di martedì 7 novembre sono scattate le manette per 7 persone e i sequestri (per circa 10 milioni di euro).

Le indagini, portate avanti dai finanzieri della compagnia di Gorgonzola e dirette dalla direzione distrettuale antimafia di Milano, hanno sgominato una presunta banda che avrebbe organizzato una frode fiscale per 10 milioni di euro.

L’organizzazione, secondo quanto finora ricostruito dagli investigatori, avrebbe agito utilizzando in modo “distorto e strumentale” società con un ciclo di vita ridotto, spesso intestate a cosiddette “teste di legno”. Tali società avrebbero mascherato operazioni irregolari a diverse aziende attive nel settore di movimento merci. Queste società, soprattutto, non avrebbero pagato imposte, ritenute da lavoro dipendente, oltre a contributi previdenziali e assicurativi. Non solo, una volta arrivate al termine del loro “ciclo vitale” sarebbero state spogliate di ogni bene e “rimpiazzate” con nuove persone giuridiche. Gli indagati, a vario titolo, sono 31. Sette di loro sono stati arrestati dai finanzieri e accompagnati in carcere, altri cinque si trovano agli arresti domiciliari.