La notizia della richiesta di condanna a 9 anni di reclusione a Andrea Beretta, da parte della Procura di Milano, ha provocato le proteste dei legali dei familiari di Antonio Bellocco. Nella giornata di ieri gli avvocati Giacomo Iaria, Stefano Turetti, Antonella Modaffari, Daniele Esposito e Guido Contestabile hanno scritto una breve nota nella quale esprimono «sconcerto e sorpresa per la richiesta del pm dottor Storari che ha ritenuto l’imputato Beretta responsabile di omicidio aggravato e reato associativo e punibile con soli 9 anni di reclusione».
L’ex capo ultras Andrea Beretta è imputato nel processo in abbreviato che si sta celebrando davanti al Gup milanese insieme ad altri membri delle tifoserie di Inter e Milan, rimasti coinvolti nell’inchiesta della Dda di Milano denominata “Due curve”. A differenza di tutti gli altri, Beretta è accusato anche dell’omicidio di Antonio Bellocco, il rampollo dell’omonimo clan di Rosarno e San Ferdinando, ucciso a Pioltello nel settembre dello scorso anno e per il quale l’ex capo ultras dell’Inter è reo confesso.
Due giorni fa è andata in scena la requisitoria del pm che ha formulato le richieste di pena per gli imputati. E la condanna richiesta per Beretta è considerata troppo bassa dai legali della famiglia Bellocco. “L’ufficio di procura perviene, attraverso il riconoscimento dell’attenuante della collaborazione e delle circostanze attenuanti generiche (in regime di prevalenza con le aggravanti e la recidiva) concesse ad un plurirecidivo reo confesso di ben due omicidi (si considera il caso Boiocchi) che ha più volte violato le misure adottate nei suoi confronti. Il trattamento sanzionatorio si discosta di soli due anni da quello richiesto a tutti gli altri presunti sodali e in esso risulta assorbito anche il reato di associazione”.
“E’ evidente – concludono gli avvocati – che in questo modo si percepisce la condotta premiale che mal si concilia con la personalità del soggetto illustrata dai precedenti penali e dalle pendenze giudiziarie. Il nostro ministero difensivo imponeva una severa critica a questa risposta sanzionatoria, che ci appare non rispondente alla gravità dei fatti e al reiterato accanimento sul corpo del giovane Bellocco. Rimane alta l’aspettativa di giustizia da parte di questi difensori che traducono il dolore dei familiari”.
Più duro il commento che l’avvocato Contestabile ha rilasciato alla Gazzetta del Sud: “Anche il maltrattamento di un animale prevede un’aggravante se si conclude con la morte dell’animale – ha detto il penalista -. E 27 coltellate non sono bastate per contestare un’aggravante in questo caso, perché la vittima si chiama Bellocco. E’ imbarazzante dover fare un processo e sentire un pm chiedere 9 anni di carcere per un omicidio. Andrea Beretta è un assassino conclamato. Il pm, per finire, non ha detto neanche una parola in sede di requisitoria per la famiglia e i figli che. ricordiamo, sono vittime innocenti”.
Dopo l’arresto, Andrea Beretta ha iniziato a collaborare con la giustizia accusandosi dell’omicidio di Antonio Bellocco e anche di quello dell’ex capo della curva interista, Vittorio Boiocchi. del quale sarebbe stato il mandante. Fonte: Gazzetta del Sud









