‘Ndrangheta e appalti, Provincia e Comune di Scalea chiedono di costituirsi parte civile

La Provincia di Cosenza e il Comune di Scalea hanno richiesto l’ammissibilità di costituzione di parte civile al processo scaturito dalle operazioni Frontiera e Cinque Lustri. Ieri si è svolta l’udienza preliminare.

Il Comune di Scalea ha chiesto dunque di costituirsi parte civile al processo Frontiera. La Giunta comunale, con a capo il sindaco Licursi, ha dato mandato all’avvocato Fiorella Megale, di Reggio Calabria. Il legale rappresenta già l’ente, nominata dai commissari, nei processi legati alle operazioni Plinius.

L’amministrazione comunale di Scalea ha “ritenuto necessario, per il rispetto del principio di legalità e di tutela dell’interesse pubblico” la costituzione di parte civile, “per richiedere la punizione dei colpevoli ed il risarcimento di tutti i danni derivati alla collettività dalla condotta degli imputati”.

Come è noto agli imputati vengono contestati, a vario titolo, gravi reati, fra i quali l’associazione mafiosa, la detenzione e cessione di stupefacenti ed altri. E nell’inchiesta si fa specifico riferimento all’appalto per la costruzione dell’aviosuperficie di Scalea.

Preso atto che il Comune in procedimenti simili (Plinius 1 e 2) si è costituito parte civile, rappresentato e difeso dall’avvocato Fiorella Megale del foro di Reggio Calabria; ha ritenuto opportuno che anche per il giudizio Frontiera sia incaricata della difesa del Comune l’avvocato Fiorella Megale che già conosce le problematiche connesse a questo tipo di procedimento e che esercita la professione in un distretto di Corte d’Appello diverso da quello di Catanzaro”.