‘Ndrangheta, blitz a Isola: il voto di scambio di Tesoriere per una lista di Occhiuto

CROTONE – Ci sono anche due noti avvocati di Crotone e Catanzaro tra i 29 indagati dell’operazione ‘Garbino’ della Direzione distrettuale antimafia che ha portato all’esecuzione di 11 provvedimenti di fermo eseguiti dalle Squadre mobili di Crotone e Catanzaro. Si tratta di Ottavio Tesoriere e Vincenzo Ioppoli. Tesoriere è accusato, insieme a Fabrizio e Pasquale Pullano (sottoposti a fermo per associazione mafiosa) del reato di voto di scambio politico-mafioso.
Secondo l’accusa, quando alle elezioni regionali dell’ottobre 2021 Tesoriere, 70 anni – che non risultò eletto e conseguì 1.104 voti -, si candidò con la lista ‘Occhiuto presidente’ (in realtà è “Forza Azzurri” ma la sostanza non cambia perché si tratta sempre di una lista che ha sostenuto il parassita, ndr) si sarebbe accordato con Pasquale e Fabrizio Pullano, considerati dalla Dda vicini alla cosca Arena, per procurarsi attraverso loro dei voti sul territorio di Isola Capo Rizzuto in cambio dell’impegno a far ottenere al figlio di Fabrizio Pullano la pensione di invalidità intercedendo sul Ctu nominato dal Tribunale di Lamezia Terme che doveva decidere su un ricorso contro il diniego alla concessione dell’assegno dell’Inps.

Tesoriere, secondo quanto rivela l’intercettazione di alcuni incontri svolti a settembre del 2021, avrebbe anche promesso di procurare appalti ed incarichi mettendosi a disposizione per ogni altra evenienza. Sempre in qualità di candidato alle elezioni regionali del 2021, Tesoriere “interloquendo con una donna non meglio identificata, prometteva di fare ottenere un posto di lavoro a una persona legata alla stessa donna nel locale Consorzio di Bonifica“, in cambio del suo voto.

C’è una certa curiosità, adesso, per verificare se Occhiuto, come fa di solito, diffonderà la sua nota di “congratulazioni” per il blitz della Dda. La sensazione è che stavolta – forse anche per senso del pudore – si asterrà, ma non è del tutto scontato, considerata la soglia che il soggetto fissa rispetto alla “vergogna”. 

C’è poi la vicenda di una raccomandazione per un esame di abilitazione forense alla candidata Maria Alosa. In questo ultimo contesto è coinvolto anche l’avvocato Vincenzo Ioppoli – nei cui confronti è ipotizzato il reato di abuso di ufficio e falso ideologico – al quale Tesoriere si era rivolto per far superare l’esame di abilitazione alla professione forense ad una aspirante avvocato (anche lei indagata per abuso d’ufficio e falso ideologico) in quanto Ioppoli era vicepresidente di una commissione esaminatrice.